ecco la mia versione dei fatti accaduti:
Durante la seconda partita della giornata, la giocatrice Margherita Picchi si è alzata dal tavolo e si è allontanata dall'area di gioco (visibilmente alterata) bestemmiando ed esclamando frasi come "ora le spacco la testa". Prontamente l'intera commissione arbitrale ha raggiunto Margherita Picchi fuori dal locale ospitante l'evento ed in seguito ad una prima ammonizione verbale l'ha invitata a tornare all'interno del locale e proseguire la partita moderando il proprio comportamento. L'arbitro Massimiliano Tresoldi, in quel momento giocatore seduto allo stesso tavolo di Margherita Picchi, ha dichiarato di aver già invitato la Picchi alla calma in più occasioni durante la partita. Dopo alcuni minuti la situazione si ripete, prontamente mi alzo e mi dirigo al suo tavolo per sedare la situazione che si mostra sensibilmente più grave. La giocatrice bestemmia ed inveisce nei confronti del club e dei giocatori a parer suo di livello troppo basso e non degni di un evento simile. In seguito alla pronta squalifica da parte della commissione arbitrale, la Picchi si dirige prima da Simone Cao (arbitro del torneo) rivolgendogli frasi ingiuriose, poi fuori dal locale minacciando l'imminente segnalazione e chiusura del RCU Cagliari. Tutte le partite vengono interrotte per una pausa in modo da poter ristabilire la quiete, riprendono regolarmente al termine della pausa e volgono al termine senza intoppi.
Finale del torneo:
Prima della partita Tresoldi si lamenta del fatto che l'orario di gioco fosse stato deciso in base alle esigenze personali di uno dei 4 finalisti, durante le primissime fasi di gioco si lamenta del fatto che non ci sia stato il tempo per mangiare e, nel momento in cui gli è stata offerta la possibilità di poter mangiare durante la partita, ha deciso volontariamente di non consumare il pasto esclamando "durante il gioco non si mangia".
La partita prosegue, Tresoldi mostra i suoi soliti comportamenti al limite del sanzionabile, sbuffando e commentando il basso livello dei partecipanti sia con gli spettatori che con l'arbitro (Io). La situazione era molto tesa, sia gli altri 3 giocatori che l'arbitro hanno trascurato altri atteggiamenti sanzionabili di Tresoldi per evitare scenate simili a quelle vissute durante la mattinata. A circa 30' dal termine Cao risponde con toni accesi all'ennesimo atteggiamento provocatorio di Tresoldi, in quel momento nasce un'accesa discussione in cui Cao accusa Tresoldi di aver avuto un comportamento scorretto durante tutta l'ora di gioco. Tresoldi in un primo momento sostiene a sua discolpa di non aver commentato alcuna situazione di gioco, in un secondo momento si alza in piedi e grida rinfacciando il negato diritto di cenare e di potersi allontanare dal tavolo per fumare, minacciando inoltre l'abbandono della partita. Nel momento in cui l'arbitro invita entrambi alla calma e al proseguire lo svolgimento del gioco, Tresoldi si rivolge all'arbitro accusandolo di avere occhi di riguardo esclusivamente nei confronti delle sottigliezze del regolamento di gioco e non nei confronti del comportamento dei giocatori al tavolo. La disputa viene sedata con un ammonimento verbale ad entrambi i giocatori, viene aggiunto un minuto di recupero al termine dei 90' previsti e la partita volge al termine regolarmente. A causa di impegni personali sono dovuto fuggire al termine del conteggio dei punti finali e dopo l'assegnazione della vittoria a Luca Merighi, pertanto non sono a conoscenza di quanto accaduto dopo la partita.