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Discussione: La difficoltà di una partita a RisiKo!
  1. #1
     Generale CSM
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    La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Volevo (volevamo) condividere un piccolo esperimento che stiamo facendo a Modena da qualche mese. Per ogni partita giocata al club non registriamo più solo il punteggio finale ma anche la distribuzione dei territori iniziale e finale. A partire da questo dato è possibile ricavare una serie di dati (il più ovvio sono i punti iniziali), e fra questi ci è venuto in mente di...


    Misurare la difficoltà di una partita


    Come? Con un "coefficiente di difficoltà". Il come si calcola nel dettaglio è spiegato nella discussione nella sezione di Modena Coefficiente di difficoltà.

    In sintesi, questo coefficiente misura, per ciascun giocatore, sia il grado di sovrapposizione del proprio obiettivo rispetto agli altri che la difficoltà nel raggiungerlo considerando quali stati il giocatore già possiede o, in caso contrario, con quali confina e quali no.

    L'idea alla base è che tanto più gli stati che devo conquistare sono obiettivo anche degli altri giocatori (alta sovrapposizione), tanto più crescerà la mia "difficoltà partita". Viceversa, se il mio obiettivo è molto separato dagli altri, ad esempio il classico caso "facile, ha America del Nord da solo..", avrò vita più facile.

    Abbiamo semplicemente cercato di associare una quantità a questa difficoltà. E il valore finale da prendere in considerazione sarà la difficoltà relativamente a quella degli altri. In una partita con difficoltà perfettamente equivalenti i 4 giocatori avranno coefficienti di difficoltà identici 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Nella discussione nella sezione di Modena c'è qualche esempio. Abbiamo anche calcolato i coefficienti per le finali del torneo multiclub appena giocato a Bologna. Un referto tipo (potete vedere tutti i risultati qui) è questo:





    Come vedete includiamo l'indicazione degli obiettivi per ciascun giocatore (a sinistra), plancia iniziale e finale (in basso), e sulla destra i punti finali e il coefficiente. Sia il suo valore assoluto fra parentesi, e il numeretto in percentuale (somma 100).

    Nell'esempio qui vedete che Lorenzo aveva sulla carta una partita facile (difficoltà "solo" 15, che rispetto agli altri è la più bassa) e ha vinto. Guardando gli obiettivi si nota subito Nordamerica da solo e un piazzamento iniziale molto favorevole (già 4 stati in NA).

    Il punto importante però è ..

    Funziona?
    Questo coefficiente riesce a prevedere l'esito della partita basandosi solo sulla plancia iniziale e i 4 obiettivi?


    La risposta è sì, abbastanza bene. Su 100 partite registrate il 46% delle volte chi ha il coefficiente più facile vince. Al contrario, chi sulla carta ha la partita più difficile, vince solo il 13% delle volte.

    Se ci pensate, 46% è un numero molto alto. Anche se non dovrebbe sorprendere. Sappiamo benissimo quanto in questo gioco sia importante il piazzamento e l'obiettivo. Finora è rimasto un discorso qualitativo e soggettivo. Qui lo stiamo misurando. Esattamente

    L'interpretazione più immediata è che nel 46% dei casi, una partita è decisa da obiettivo e piazzamento. Il resto sta ai dadi, alle carte, e alla bravura di un giocatore.


    Dei dettagli tecnici ci siamo occupati soprattutto Fabio «insomnia» e il sottoscritto. Abbiamo fatto diversi aggiustamenti al modo con cui il coefficiente è calcolato, anche delle simulazioni per capire i range dei possibili valori che assume ecc.. E ci siamo più volte confrontati con gli altri (Alessandra «nutella», Luca, Frank, e tutti gli altri) per aggiustare al meglio il coefficiente.

    Saremo ben felici di condividere man mano con voi tutto. Facendo esempio, vedendo risultati ecc...

    Per ora mi fermo qui, e se avete domande o osservazioni... chiedete pure!!

    In serata o domani, Fabio metterà altre cose interessanti!
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  • #2
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Volevo (volevamo) condividere un piccolo esperimento che stiamo facendo a Modena da qualche mese. Per ogni partita giocata al club non registriamo più solo il punteggio finale ma anche la distribuzione dei territori iniziale e finale. A partire da questo dato è possibile ricavare una serie di dati (il più ovvio sono i punti iniziali), e fra questi ci è venuto in mente di...


    Misurare la difficoltà di una partita


    Come? Con un "coefficiente di difficoltà". Il come si calcola nel dettaglio è spiegato nella discussione nella sezione di Modena Coefficiente di difficoltà.

    In sintesi, questo coefficiente misura, per ciascun giocatore, sia il grado di sovrapposizione del proprio obiettivo rispetto agli altri che la difficoltà nel raggiungerlo considerando quali stati il giocatore già possiede o, in caso contrario, con quali confina e quali no.

    L'idea alla base è che tanto più gli stati che devo conquistare sono obiettivo anche degli altri giocatori (alta sovrapposizione), tanto più crescerà la mia "difficoltà partita". Viceversa, se il mio obiettivo è molto separato dagli altri, ad esempio il classico caso "facile, ha America del Nord da solo..", avrò vita più facile.

    Abbiamo semplicemente cercato di associare una quantità a questa difficoltà. E il valore finale da prendere in considerazione sarà la difficoltà relativamente a quella degli altri. In una partita con difficoltà perfettamente equivalenti i 4 giocatori avranno coefficienti di difficoltà identici 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Nella discussione nella sezione di Modena c'è qualche esempio. Abbiamo anche calcolato i coefficienti per le finali del torneo multiclub appena giocato a Bologna. Un referto tipo (potete vedere tutti i risultati qui) è questo:





    Come vedete includiamo l'indicazione degli obiettivi per ciascun giocatore (a sinistra), plancia iniziale e finale (in basso), e sulla destra i punti finali e il coefficiente. Sia il suo valore assoluto fra parentesi, e il numeretto in percentuale (somma 100).

    Nell'esempio qui vedete che Lorenzo aveva sulla carta una partita facile (difficoltà "solo" 15, che rispetto agli altri è la più bassa) e ha vinto. Guardando gli obiettivi si nota subito Nordamerica da solo e un piazzamento iniziale molto favorevole (già 4 stati in NA).

    Il punto importante però è ..

    Funziona?
    Questo coefficiente riesce a prevedere l'esito della partita basandosi solo sulla plancia iniziale e i 4 obiettivi?


    La risposta è sì, abbastanza bene. Su 100 partite registrate il 46% delle volte chi ha il coefficiente più facile vince. Al contrario, chi sulla carta ha la partita più difficile, vince solo il 13% delle volte.

    Se ci pensate, 46% è un numero molto alto. Anche se non dovrebbe sorprendere. Sappiamo benissimo quanto in questo gioco sia importante il piazzamento e l'obiettivo. Finora è rimasto un discorso qualitativo e soggettivo. Qui lo stiamo misurando. Esattamente

    L'interpretazione più immediata è che nel 46% dei casi, una partita è decisa da obiettivo e piazzamento. Il resto sta ai dadi, alle carte, e alla bravura di un giocatore.


    Dei dettagli tecnici ci siamo occupati soprattutto Fabio «insomnia» e il sottoscritto. Abbiamo fatto diversi aggiustamenti al modo con cui il coefficiente è calcolato, anche delle simulazioni per capire i range dei possibili valori che assume ecc.. E ci siamo più volte confrontati con gli altri (Alessandra «nutella», Luca, Frank, e tutti gli altri) per aggiustare al meglio il coefficiente.

    Saremo ben felici di condividere man mano con voi tutto. Facendo esempio, vedendo risultati ecc...

    Per ora mi fermo qui, e se avete domande o osservazioni... chiedete pure!!

    In serata o domani, Fabio metterà altre cose interessanti!
    Condivido subito con gli aquilotti malati...

    Certo, colgo anche l'occasione per ringraziarvi pubblicamente per avere dato un altro strumento ai miei detrattori per sottolineare che non vinco mai per bravura!

  • #3
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Volevo (volevamo) condividere un piccolo esperimento che stiamo facendo a Modena da qualche mese. Per ogni partita giocata al club non registriamo più solo il punteggio finale ma anche la distribuzione dei territori iniziale e finale. A partire da questo dato è possibile ricavare una serie di dati (il più ovvio sono i punti iniziali), e fra questi ci è venuto in mente di...


    Misurare la difficoltà di una partita


    Come? Con un "coefficiente di difficoltà". Il come si calcola nel dettaglio è spiegato nella discussione nella sezione di Modena Coefficiente di difficoltà.

    In sintesi, questo coefficiente misura, per ciascun giocatore, sia il grado di sovrapposizione del proprio obiettivo rispetto agli altri che la difficoltà nel raggiungerlo considerando quali stati il giocatore già possiede o, in caso contrario, con quali confina e quali no.

    L'idea alla base è che tanto più gli stati che devo conquistare sono obiettivo anche degli altri giocatori (alta sovrapposizione), tanto più crescerà la mia "difficoltà partita". Viceversa, se il mio obiettivo è molto separato dagli altri, ad esempio il classico caso "facile, ha America del Nord da solo..", avrò vita più facile.

    Abbiamo semplicemente cercato di associare una quantità a questa difficoltà. E il valore finale da prendere in considerazione sarà la difficoltà relativamente a quella degli altri. In una partita con difficoltà perfettamente equivalenti i 4 giocatori avranno coefficienti di difficoltà identici 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Nella discussione nella sezione di Modena c'è qualche esempio. Abbiamo anche calcolato i coefficienti per le finali del torneo multiclub appena giocato a Bologna. Un referto tipo (potete vedere tutti i risultati qui) è questo:





    Come vedete includiamo l'indicazione degli obiettivi per ciascun giocatore (a sinistra), plancia iniziale e finale (in basso), e sulla destra i punti finali e il coefficiente. Sia il suo valore assoluto fra parentesi, e il numeretto in percentuale (somma 100).

    Nell'esempio qui vedete che Lorenzo aveva sulla carta una partita facile (difficoltà "solo" 15, che rispetto agli altri è la più bassa) e ha vinto. Guardando gli obiettivi si nota subito Nordamerica da solo e un piazzamento iniziale molto favorevole (già 4 stati in NA).

    Il punto importante però è ..

    Funziona?
    Questo coefficiente riesce a prevedere l'esito della partita basandosi solo sulla plancia iniziale e i 4 obiettivi?


    La risposta è sì, abbastanza bene. Su 100 partite registrate il 46% delle volte chi ha il coefficiente più facile vince. Al contrario, chi sulla carta ha la partita più difficile, vince solo il 13% delle volte.

    Se ci pensate, 46% è un numero molto alto. Anche se non dovrebbe sorprendere. Sappiamo benissimo quanto in questo gioco sia importante il piazzamento e l'obiettivo. Finora è rimasto un discorso qualitativo e soggettivo. Qui lo stiamo misurando. Esattamente

    L'interpretazione più immediata è che nel 46% dei casi, una partita è decisa da obiettivo e piazzamento. Il resto sta ai dadi, alle carte, e alla bravura di un giocatore.


    Dei dettagli tecnici ci siamo occupati soprattutto Fabio «insomnia» e il sottoscritto. Abbiamo fatto diversi aggiustamenti al modo con cui il coefficiente è calcolato, anche delle simulazioni per capire i range dei possibili valori che assume ecc.. E ci siamo più volte confrontati con gli altri (Alessandra «nutella», Luca, Frank, e tutti gli altri) per aggiustare al meglio il coefficiente.

    Saremo ben felici di condividere man mano con voi tutto. Facendo esempio, vedendo risultati ecc...

    Per ora mi fermo qui, e se avete domande o osservazioni... chiedete pure!!

    In serata o domani, Fabio metterà altre cose interessanti!
    domanda :questo metodo potrà essere utile per la piattaforma on line per ricalcolare il random degli obiettivi...?

    ora ci sono partite equilibrate e partite molto squilibrate in partenza per il fattore obiettivo.

    complimenti bel lavoro!
  • #4
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Aggiungo subito una cosa. I più attenti avranno forse notato che il referto nella sezione di Modena contiene più informazioni di quello allegato qui e usato per pubblicare i risultati del torneo di Bologna.

    Per quest'ultimo abbiamo infatti voluto includere meno dati possibili perché il referto con il coefficiente di difficoltà fosse immediatamente comprensibile. Ma a Modena stiamo... continuando gli esperimenti.

    Ad esempio nel referto che allego qui per chiarezza, vedete un parametro CZM. In pratica vuole misurare il grado di "coraggio nonostante le avversità". Lascio ad Alessandra, l'inventrice di questa quantità, l'onore di spiegarne l'origine, nome compreso



    Referto che usiamo a Modena attualmente

  • #5

    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Non c'ho capito una mazza, ma bravi davvero per il lavoro profuso e per la grafica strafiga!
  • #6
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote andycole ha scritto: Visualizza il messaggio
    domanda :questo metodo potrà essere utile per la piattaforma on line per ricalcolare il random degli obiettivi...?

    ora ci sono partite equilibrate e partite molto squilibrate in partenza per il fattore obiettivo.

    complimenti bel lavoro!
    Certo! Se online potessimo calcolare questo coefficiente si potrebbero fare moltissime cose, inclusa quella che suggerisci. Avremmo migliaia e migliaia di partite da cui attingere per fare calcoli e sviluppare un coefficiente sempre più preciso. Si potrebbero generare tornei con "pari" condizioni iniziali, o sfide impossibili tipo generare piazzamenti e obiettivi in cui hai difficoltà ad esempio 40 in cui la sfida sarebbe "prova a vincere questa!".

    Mai dire mai ma.. per ora è solo un bel sogno.
  • #7
     Generale CSM
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote nikkry1972 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Non c'ho capito una mazza, ma bravi davvero per il lavoro profuso e per la grafica strafiga!
    Al di là dei tecnicismi, il succo è: in una partita "perfettamente equilibrata", secondo la definizione che abbiamo deciso noi a Modena ovviamente, i 4 giocatori hanno pari difficoltà e quindi, difficoltà relative di 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Lo squilibrio nel piazzamento più obiettivo è misurato da quanto queste percentuali si spostano. Nella partita di esempio nel primo post, 3 giocatori hanno difficoltà maggiori di 25 e uno solo (Lorenzo S.) ce l'ha molto bassa, 15!. Significa che sulla carta la partita è più facile. Guarda in effetti obiettivo e piazzamento e te ne rendi immediatamente conto. America del nord da solo e già 4 stati in suo possesso. E' tutto in discesa.
  • #8

    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Al di là dei tecnicismi, il succo è: in una partita "perfettamente equilibrata", secondo la definizione che abbiamo deciso noi a Modena ovviamente, i 4 giocatori hanno pari difficoltà e quindi, difficoltà relative di 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Lo squilibrio nel piazzamento più obiettivo è misurato da quanto queste percentuali si spostano. Nella partita di esempio nel primo post, 3 giocatori hanno difficoltà maggiori di 25 e uno solo (Lorenzo S.) ce l'ha molto bassa, 15!. Significa che sulla carta la partita è più facile. Guarda in effetti obiettivo e piazzamento e te ne rendi immediatamente conto. America del nord da solo e già 4 stati in suo possesso. E' tutto in discesa.
    Sì era chiaro fin da subito. 9 su 10 se hai NA in obiettivo da solo vinci anche se parti con zero punti in NA. Piuttosto una curiosità: chi ha avuto la pazienza di fotografare tutte le plance ad inizio e alla fine di ciascuna partita per poi migrare i dati graficamente? Solo per quello merita un premio per il lavoro!
  • #9
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Volevo (volevamo) condividere un piccolo esperimento che stiamo facendo a Modena da qualche mese. Per ogni partita giocata al club non registriamo più solo il punteggio finale ma anche la distribuzione dei territori iniziale e finale. A partire da questo dato è possibile ricavare una serie di dati (il più ovvio sono i punti iniziali), e fra questi ci è venuto in mente di...


    Misurare la difficoltà di una partita


    Come? Con un "coefficiente di difficoltà". Il come si calcola nel dettaglio è spiegato nella discussione nella sezione di Modena Coefficiente di difficoltà.

    In sintesi, questo coefficiente misura, per ciascun giocatore, sia il grado di sovrapposizione del proprio obiettivo rispetto agli altri che la difficoltà nel raggiungerlo considerando quali stati il giocatore già possiede o, in caso contrario, con quali confina e quali no.

    L'idea alla base è che tanto più gli stati che devo conquistare sono obiettivo anche degli altri giocatori (alta sovrapposizione), tanto più crescerà la mia "difficoltà partita". Viceversa, se il mio obiettivo è molto separato dagli altri, ad esempio il classico caso "facile, ha America del Nord da solo..", avrò vita più facile.

    Abbiamo semplicemente cercato di associare una quantità a questa difficoltà. E il valore finale da prendere in considerazione sarà la difficoltà relativamente a quella degli altri. In una partita con difficoltà perfettamente equivalenti i 4 giocatori avranno coefficienti di difficoltà identici 25, 25, 25, 25 (la somma fa sempre 100).

    Nella discussione nella sezione di Modena c'è qualche esempio. Abbiamo anche calcolato i coefficienti per le finali del torneo multiclub appena giocato a Bologna. Un referto tipo (potete vedere tutti i risultati qui) è questo:





    Come vedete includiamo l'indicazione degli obiettivi per ciascun giocatore (a sinistra), plancia iniziale e finale (in basso), e sulla destra i punti finali e il coefficiente. Sia il suo valore assoluto fra parentesi, e il numeretto in percentuale (somma 100).

    Nell'esempio qui vedete che Lorenzo aveva sulla carta una partita facile (difficoltà "solo" 15, che rispetto agli altri è la più bassa) e ha vinto. Guardando gli obiettivi si nota subito Nordamerica da solo e un piazzamento iniziale molto favorevole (già 4 stati in NA).

    Il punto importante però è ..

    Funziona?
    Questo coefficiente riesce a prevedere l'esito della partita basandosi solo sulla plancia iniziale e i 4 obiettivi?


    La risposta è sì, abbastanza bene. Su 100 partite registrate il 46% delle volte chi ha il coefficiente più facile vince. Al contrario, chi sulla carta ha la partita più difficile, vince solo il 13% delle volte.

    Se ci pensate, 46% è un numero molto alto. Anche se non dovrebbe sorprendere. Sappiamo benissimo quanto in questo gioco sia importante il piazzamento e l'obiettivo. Finora è rimasto un discorso qualitativo e soggettivo. Qui lo stiamo misurando. Esattamente

    L'interpretazione più immediata è che nel 46% dei casi, una partita è decisa da obiettivo e piazzamento. Il resto sta ai dadi, alle carte, e alla bravura di un giocatore.


    Dei dettagli tecnici ci siamo occupati soprattutto Fabio «insomnia» e il sottoscritto. Abbiamo fatto diversi aggiustamenti al modo con cui il coefficiente è calcolato, anche delle simulazioni per capire i range dei possibili valori che assume ecc.. E ci siamo più volte confrontati con gli altri (Alessandra «nutella», Luca, Frank, e tutti gli altri) per aggiustare al meglio il coefficiente.

    Saremo ben felici di condividere man mano con voi tutto. Facendo esempio, vedendo risultati ecc...

    Per ora mi fermo qui, e se avete domande o osservazioni... chiedete pure!!

    In serata o domani, Fabio metterà altre cose interessanti!
    Ciao Valerio, davvero molto interessante! Con un po' di tempo, ci studierò sopra per benino. Intanto qualche considerazione "a caldo". Immagino che quelle percentuali di vittoria sulla base del coefficiente di facilità siano fatte esclusivamente su partite live. Sarebbe di enorme interesse (dal mio punto di vista ovviamente ), fare un'analisi simile online. Penso che tutto potrebbe essere implementato in modo automatico nella piattaforma in modo tale da fornire i dati sul coefficiente di difficoltà (sia iniziale che nell'evoluzione turno dopo turno) nel log della partita. So che si sta pensando ad una nuova piattaforma: si potrebbe fare tale proposta di implementazione alla nuova proprietà di EG?

    Seconda cosa: recentemente Lucio (Lucius) mi parlava di qualcosa di simile per misurare il vantaggio di un giocatore durante lo svolgimento della partita. Si tratta di qualcosa di simile?
    Daniele Cangialosi
  • #10
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    Re: La difficoltà di una partita a RisiKo!

    Quote Daniele72 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ciao Valerio, davvero molto interessante! Con un po' di tempo, ci studierò sopra per benino. Intanto qualche considerazione "a caldo". Immagino che quelle percentuali di vittoria sulla base del coefficiente di facilità siano fatte esclusivamente su partite live. Sarebbe di enorme interesse (dal mio punto di vista ovviamente ), fare un'analisi simile online. Penso che tutto potrebbe essere implementato in modo automatico nella piattaforma in modo tale da fornire i dati sul coefficiente di difficoltà (sia iniziale che nell'evoluzione turno dopo turno) nel log della partita. So che si sta pensando ad una nuova piattaforma: si potrebbe fare tale proposta di implementazione alla nuova proprietà di EG?

    Seconda cosa: recentemente Lucio (Lucius) mi parlava di qualcosa di simile per misurare il vantaggio di un giocatore durante lo svolgimento della partita. Si tratta di qualcosa di simile?
    Scusate, non avevo visto una discussione simile con andycole. Dal mio punto di vista, basterebbe sapere con numeri certi quanto una partita era più o meno difficile da vincere, senza intervenire sulla random che dà obiettivi e distribuzione in plancia più o meno difficili ad inizio partita...

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