Alla luce di alcuni fatti recenti, in particolar modo l'avvicinamento reciproco delle sedi di gioco di due club lombardi, è sembrato doveroso fare una riflessione generale sul concetto di "territorialità" in relazione a quello di RCU.
Premettendo che resta per l'editore prioritario - e ricordato nel manifesto dei RCU - che i club di RisiKo! abbiano un atteggiamento collaborativo e non competitivo tra essi e che la mancanza di tale atteggiamento può essere causa di allontanamento dal circuito, gli eventi recenti hanno richiesto un approccio al problema per la verifica della possibilità di normare queste situazioni.

I due possibili modi di affrontare la situazione sono:

(1) Definire un vincolo di territorialità.

(2) Eliminare qualsiasi vincolo di territorialità

Il risultato di tale analisi è stato che sia più utile per il circuito un approccio del secondo tipo eliminando fin dal principio l'idea di predefinire vincoli territoriali all'interno dei quali confinare le attività dei RisiKo! Club Ufficiali.
Soprattutto nei casi di club già esistenti, avrebbe poco senso cercare di trovare una formula perfetta che garantisse una certa "esclusività" d'azione. Oltre che complicato di per sé, si basti pensare all'estrema variabilità del territorio sia in termini orografici che di viabilità che di popolazione (si usano limiti amministrativi? un raggio kilometrico?), sarebbe comunque fonte di polemiche e inutilmente limitante nei casi che, per fortuna sempre più spesso, vedono i club coinvolti in attività itineranti o comunque mobili sul territorio.

Fra i diversi esempi, ne ricordiamo un paio sicuramente noti a tutti: Bologna organizza da qualche anno un torneo nelle vicinanze di Padova presso le terme di Montegrotto, ogni anno le adesioni crescono e il torneo è ormai un appuntamento fisso per molti. E' evidente come un eventuale vincolo territoriale verrebbe messo in crisi se un nuovo club dovesse sorgere a Padova. Il secondo esempio, analogo, riguarda la gestione di un torneo molto partecipato che il club di Siracusa organizza ormai da tempo presso Etna Comics. E' evidente come un vincolo geografico vedrebbe assegnata la "competenza" su Catania al Club di Acireale, ma così non è stato.


La conclusione è quindi che in linea generale un RCU non potrà accampare come un "diritto" quello di essere l'unico club rappresentativo del suo territorio.