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Discussione: Corona virus, parliamone...
  1. #31
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote battleterror ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ho provato a leggere quanto scritto da Vipa, ma mi son dovuto fermare perchè mi mancava il fiato.
    Anche io ho avuto la stessa sensazione. Per leggere passavo sopra col cursore evidenziando i periodi

    Vipa caxxo usa la punteggiatura! Vai capo ogni tanto! Metti una linea extra!
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  2. #32
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Anche io ho avuto la stessa sensazione. Per leggere passavo sopra col cursore evidenziando i periodi

    Vipa caxxo usa la punteggiatura! Vai capo ogni tanto! Metti una linea extra!
    Sono anni che Vipa dice che è tutta colpa della sua "speciale" tastiera. Non credo la cambierà mai.
  3. #33
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote battleterror ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ho provato a leggere quanto scritto da Vipa, ma mi son dovuto fermare perchè mi mancava il fiato.
    Giuseppe Ceddia
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  4. #34
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Anche io ho avuto la stessa sensazione. Per leggere passavo sopra col cursore evidenziando i periodi

    Vipa caxxo usa la punteggiatura! Vai capo ogni tanto! Metti una linea extra!
    Ma le virgole e i punti ci sono, unica e che non sono andato a capo di righe, se lo avessi fatto avrei distrutto il vipus linguaggio.

    Quindi dopo vi sareste chiesti, ma e proprio vipa16 che scrive?

    TECNICO-HARDWARE
  5. #35
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote vipa16 ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ma le virgole e i punti ci sono, unica e che non sono andato a capo di righe, se lo avessi fatto avrei distrutto il vipus linguaggio.
    oddio , proprio l'unica unica direi di no
  6. #36
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote fortitudo ha scritto: Visualizza il messaggio
    oddio , proprio l'unica unica direi di no
    be mi ripeto non potevo fare tutto bene :)
  7. #37
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Purtroppo sul SARS-CoV-2 si sa poco e ci sono opinioni ed affermazioni frequentemente contrastanti.

    Sulla temperatura a cui morirebbe nell'ambiente, ad esempio, si va dai mi pare 20-27 gradi letti in questa discussione ai 37 gradi sentiti qui:

    https://www.la7.it/aggiornamenti-sul...03-2020-314748

    Sulla durata di vita attuale su una superficie ho sentito una varietà di numeri enorme. Settimane fa ho letto che non c'erano studi in tal senso (ovviamente, trattandosi di un virus nuovo), ma erano stati fatti studi sul precedente coronavirus, ia cui sopravvivenza massima poteva essere addirittura di 9 giorni.
    Recentemente dicono che può essere contagioso per qualche ora ("dato" per nulla scientifico, visto che un dato scientifico è rappresentato da uno specifico tempo massimo ottenuto con uno studio sistematico che evidentemente non è stato eseguito), qualcuno dice 6 ore sui vestiti, altri 6/12 ore. Sulle superfici ho sentito "un giorno" (cioè? 24 ore? Mha, un numero anche qui "buttato lì", essendo un pò troppo "tondo").

    La mia conclusione è che bisogna stare molto attenti, evitare di avvicinarsi agli altri per quanto possibile e non bisogna portarsi le mani al viso (cioè occhi, naso e bocca).
    Lavarsi bene le mani col sapone è importante, ma va fatto bene secondo me. Per esempio va fatto quando si rientra a casa dal supermercato e dopo aver sistemato la spesa e ogni volta che si è toccata la spesa (almeno entro un tempo ragionevole da quando si è portata a casa, 6 ore? 12 ore?) e così ogni altra superficie potenzialmente contagiata (maniglia della porta toccata rientrando a casa per esempio).
    Lavarsi le mani nei bagni pubblici secondo me richiede molta attenzione e innanzitutto una valutazione sull'opportunità. Dobbiamo essere consapevoli che sulla maniglia della porta del bagno, sul dispensatore del spanone e sul rubinetto (se non è a fotocellula, che sarebbe molto meglio), così come sull'asciugatore ci potrebbe essere il virus e potrebbe essere contagioso. E' fondamentale soprattutto l'uscita dal bagno, nella quale non dobbiamo toccare nulla con le mani. Ma anche usando il gomito, ad esempio, poi potremmo avere il virus suila giacca. Quindi, secondo me, lavarsi le mani in un luogo pubblico è di dubbia utilità e anche rischioso. Ovviamente NON DOBBIAMO PORTARCI LE MANI AL VISO, MAI. Se non riusciamo a evitare di toccarci il viso con le mani allora, paradossalmente, puiò avere senso lavarsi le mani in un bagno pubblico. Meglio forse portarsi dietro un gel disinfettante, anche in questo caso tenendo presente che quando tocchiamo il contenitore potenzialmente ci finisce il virus, che ci sarà ancora quando lo riporremo o riprenderemo.

    Alcuni amici tolgono i vestiti e si fanno la doccia appena rientrati dal supermercato. Secondo me, se non si hanno bambini in casa, è meglio lavarsi solo le mani bene e non togliersi proprio nulla per almeno sei ore, onde evitare di autocontagiarsi toccando i vestiti (potenzialmente infetti) con la bocca, il naso o gli occhi. Ovviamente non bisogna toccarsi da nessuna parte per almeno sei ore. Per quanto possa essere faticoso, però il risultato è che il virus muore da solo.

    P.S. Mi ha fatto piacere leggere di nuovo qualcuno di voi.
    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
  8. #38
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    Re: Corona virus, parliamone...

    P.S.2. Ovviamente, anche a casa, MAI toccare il rubinetto dopo essersi lavati le mani (se avete aperto l'acqua usando la mano), altrimenti rischiate di riprendervi il virus sulla mano che lo tocca e poi portarlo sull'asciugamano (riprendendovi oltretutto il virus sulle mani ogni volta che vi lavate le mani e poi le asciugate, anche se lo fate correttamente).
    Io aprirei l'acqua col gomito (se possibile, perchè in questo modo evitate di portare il virus sul rubinetto, supponendo di averlo sulle mani) e la richiuderei sempre col gomito (per sicurezza, in quanto il virus potrebbe anche stare sul gomito, ovvero sull'indumento che vi copre il gomito e quindi essere finito sul rubinetto quando avete aperto l'acqua).
  9. #39
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    Re: Corona virus, parliamone...

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    Nel fine settimana è circolato molto online un video di un farmacista laziale che parla con toni entusiastici dell’Avigan (favipiravir), un farmaco antivirale disponibile in Giappone che avrebbe dato esiti positivi in una sperimentazione su pazienti affetti da coronavirus.



    Il video è stato in seguito ripreso da numerosi giornali e da alcune trasmissioni televisive, e non sono mancate polemiche nei confronti delle istituzioni che autorizzano i farmaci, con accuse di non essersi occupate della questione. In realtà l’Avigan è stato sperimentato su un numero ristretto di pazienti con esiti scientifici ancora incerti, e non è un medicinale tenuto segreto: è noto da tempo all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), autorità che ha il compito di vigilare sulla sicurezza dei medicinali e di autorizzarne l’uso in Italia.

    Il Post ha fatto una newsletter sul coronavirus, per aggiornare e informare sulle cose da sapere e su quelle da capire: ci si iscrive qui.

    Il video dal Giappone
    Cristiano Aresu ha 41 anni, lavora come farmacista e frequenta spesso il Giappone. Nel pomeriggio di sabato 21 marzo, Aresu ha pubblicato su Facebook un video di circa tre minuti, nel quale mostra una piazza di Tokyo sostenendo che la popolazione sia tornata a condurre una vita normale, anche grazie all’impiego dell’Avigan per trattare i malati di COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. Nel video dice che il farmaco “ha fatto rinascere il Giappone” e lo ha fatto “tornare a respirare”, aggiungendo poi che gli italiani dovrebbero chiedere “a gran voce” al governo di avere l’Avigan per risollevarsi come hanno fatto i giapponesi.

    Domenica 22 marzo l’edizione cartacea del Corriere della Sera ha parlato di Aresu in un breve articolo intitolato “L’esperienza da Tokyo: l’antinfluenzale per i casi lievi”, con una lunga serie di virgolettati nei quali il farmacista sosteneva che la somministrazione dell’Avigan “blocca il progredire della malattia nel 91 per cento dei casi”. Qualche cautela era espressa alla fine dell’articolo, che citava anche gli “effetti positivi” riscontrati “dagli scienziati cinesi”, senza fornire maggiori dettagli.

    Che cos’è l’Avigan
    Avigan è il nome commerciale del favipiravir, un farmaco antivirale sviluppato dall’azienda farmaceutica Toyama Chemical (del gruppo giapponese Fujifilm) attivo contro alcuni tipi di virus a RNA. È stato progettato con l’obiettivo di bloccare i meccanismi utilizzati dai virus per replicarsi nell’organismo, in modo da aiutare il sistema immunitario a sbarazzarsene, in tempi più rapidi e con minori conseguenze per la salute.

    Il farmaco è stato approvato dalle autorità di controllo giapponesi nel 2014, prevedendo un suo possibile utilizzo nel caso delle pandemie influenzali, quindi causate da virus diversi dal coronavirus. A oggi ci sono però ancora dubbi sull’efficacia dell’Avigan, soprattutto nella sua capacità di proteggere le cellule che compongono i tessuti delle vie aeree superiori, dove di solito i virus influenzali fanno più danni.

    A differenza di quanto sostiene Aresu, a oggi l’impiego dell’Avigan in Giappone è consentito solamente in particolari condizioni di emergenza, quando altri antivirali si dimostrano inefficaci. Inizialmente Toyama Chemical sperava che l’approvazione da parte delle autorità potesse includere più casi, facendo dell’Avigan un sostituto del Tamiflu, farmaco sul mercato ormai da tempo e che dà risultati positivi nel trattamento di alcune sindromi influenzali. Attualmente l’impiego dell’Avigan è consentito in Giappone e da circa una settimana in Cina, mentre il farmaco non è ancora approvato dalle principali autorità per i farmaci al mondo come la statunitense FDA e l’europea EMA.

    Ricerca
    Lo studio più citato finora sull’Avigan e il coronavirus è una ricerca condotta in Cina da Qingxian Cai (Università di Shenzhen) e colleghi su 80 pazienti, per mettere a confronto gli effetti del farmaco con quelli di altri antivirali (lopinavir/ritonavir). Secondo lo studio, l’impiego dell’Avigan avrebbe ridotto di 4 giorni circa il tempo di scomparsa del coronavirus dai pazienti, rispetto agli 11 giorni mediamente necessari nel gruppo di controllo trattato con gli altri medicinali. Lo studio parla anche di un miglioramento delle TAC ai polmoni nel 91 per cento dei casi, cosa comunque diversa dall’affermazione sulla capacità dell’Avigan di “bloccare la malattia” segnalata da Aresu.

    La ricerca non è stata ancora pubblicata e ha comunque riguardato una quantità ridotta di pazienti, senza una loro selezione prima del trattamento, cosa che ha probabilmente falsato alcuni risultati. In Cina, tuttavia, test e verifiche con l’antivirale stanno proseguendo già da diverse settimane, per valutarne gli effetti.

    Cosa dice l’AIFA
    L’AIFA ha espresso le proprie perplessità sull’Avigan, ricordando che lo studio cinese ha preso in considerazione casi di COVID-19 non grave:
    Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia. Gli stessi autori riportano come limitazioni dello studio che la relazione tra titolo virale e prognosi clinica non è stata ben chiarita e che, non trattandosi di uno studio clinico controllato, ci potrebbero essere inevitabili distorsioni di selezione nel reclutamento dei pazienti.

    In Italia, l’AIFA ha il compito di assicurarsi che i farmaci siano sicuri ed efficaci e non ha alcun interesse a ostacolare l’introduzione di nuovi medicinali, come verrebbe da pensare osservando il video da Tokyo e leggendo altre insinuazioni circolate online nelle ultime ore. La tutela della salute pubblica passa anche dalla valutazione e l’eventuale approvazione di nuovi trattamenti, che devono però prima dimostrare di essere efficaci anche da un punto di vista di costi e benefici sanitari (per esempio con una valutazione sugli eventuali effetti collaterali rispetto ai potenziali benefici).

    La Commissione Tecnico-Scientifica dell’AIFA si riunirà nuovamente oggi per nuove valutazioni generali sui farmaci disponibili, o da sperimentare, contro il coronavirus, e ha annunciato nuovi approfondimenti anche sull’Avigan.


    PER FINIRE (grazie a selvaggia lucarelli) questo sarebbe l'idiota del video...

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    Internet ormai è un mare di mer.da...ci vogliono i tripli guanti e una mascherina FFP7 per non restarne impestati!

    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
    We are the great future.
    We need to get back to the joy of living.
    We are five fingers of an empty hand.
    But together, we can also be the fist.
    Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
    Clap your hands.


  10. #40
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    Re: Corona virus, parliamone...

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    Piccolo regalino per Paolino Vipa, che sembra esserne rimasto senza :)

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