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Discussione: Corona virus, parliamone...
  1. #51
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Coronavirus, il vaccino è un cerotto

    Il gruppo dell'Università di Pittsburgh è lo stesso che ha messo a punto il vaccino per la Sars. Tra loro, l'italiano Andrea Gambotto, che abbiamo intervistato. "Sui topi funziona, la Fda ci autorizzi a passare all'uomo". In 5 mesi si potrebbe cominciare la produzione


    Giudicare preclude la possibilità di conoscere.
    "La mia libertà finisce dove comincia la vostra." - Martin Luther King

    Non abbandonerò alcuna partita, per alcun motivo, nemmeno subito dopo lo start. Questa comunicazione è da considerarsi sostitutiva di una analoga comunicazione pre-partita.

    http://forum.egcommunity.it/showthre...06#post1124806
    Quando diamo un giudizio assoluto (non limitato ad un fatto) su una persona, stiamo in realtà esprimendo il giudizio che abbiamo di noi stessi.
  2. #52
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Coronavirus, ideato il vaccino-cerotto. Testato sui topi: “Sviluppano gli anticorpi”. Attesa per l’autorizzazione della Fda per trial clinico

    "PittCoVacc ha 400 microaghi - spiega Andrea Gambotto dell'Università di Pittsburgh - che non entrano profondamente nella pelle e in 2-3 minuti si sciolgono, senza dolore e senza sanguinamento". La speranza è di poterlo usare nel giro di tre mesi

  3. #53
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Ieri, mi sono visto ultima conferenza stampa del capo della protezione civile, la cosa che mi ha colpito di più e quando a detto,
    che lui non usa ne guanti ne mascherina, ma mantiene la distanza prevista.
    O visto vari filmati dove non cera 1 solo cinese senza mascherina e guanti.
    Ora vorrei chiedere è veramente sufficiente solo la distanza di un metro per non essere contagiati?
    Ma anche se fosse, non è meglio avere più protezioni possibili ?
    Ma secondo voi, uno che sta a capo della protezione civile, non dovrebbe dare il messaggio pubblico di massima protezione?
    Metto anche questa altra cosa, come vi avevo già accennato mia figlia e nella protezione civile,
    stando a casa per quarantena gli anno dato i permessi, ora poteva tornare a occuparsi e dare supporto a 1 solo oss (poveretta non sa più dove sbattere la testa) in un ospizio di 38 anziani qui nel mio piccolo paese, ma per via della proroga del nuovo decreto fino al 13 aprile, la protezione civile di Cesena gli allungato i permessi fino a tale data.
    Non è forse un caso questo di necessità estrema?
    TECNICO-HARDWARE
  4. #54
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Coronavirus, "antiparassitario lo uccide entro 48 ore in laboratorio"


  5. #55
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Troppa sanità privata, medici di base pochi e abbandonati, nessuna sorveglianza sui contagi, la strage nelle Rsa, la mancata chiusura di Nembro e Alzano: tutti gli errori della Regione Lombardia
    Milena Gabanelli, Simona Ravizza
    Sarebbe ragionevole che il governatore Attilio Fontana e il suo assessore alla Sanità Giulio Gallera spiegassero onestamente perché in Lombardia c'è stato, e continua ad esserci, un numero di decessi così alto rispetto al Veneto e all'Emilia-Romagna, dove l'epidemia è partita quasi contemporaneamente. Non lo giustifica il fatto che il 25 febbraio ci fossero 231 contagiati contro i 42 in casa Zaia e i 26 in casa Bonaccini. L'epidemia si è allargata alla velocità della luce e a oggi sono morti 11 lombardi ogni 10 mila abitanti, contro i 6 dell'Emilia Romagna e i 2 del Veneto. Dai dati dell'Istat e del ministero della Salute, emerge che a Milano stanno morendo quotidianamente 90 residenti contro i 30 dell'anno scorso, a Bergamo 21 contro 4, a Brescia 20 invece di 5.

    Le Rianimazioni in crisi. Il sistema ospedaliero, dove pubblico e privato sono stati nel corso degli anni messi sullo stesso piano, va subito in crisi. A ridosso del 21 febbraio, con i posti letto delle Terapie intensive sottodimensionati (8,5 su 100 mila abitanti contro i 10 dell'Emilia e del Veneto) e il 30% in gestione alla Sanità privata convenzionata, la Regione deve contrattare la loro attivazione con gli ospedali privati in un momento in cui il fattore tempo è determinante. Mentre tutti gli sforzi si concentrano nel potenziare il sistema ospedaliero davanti all'ondata di pazienti in gravi condizioni, ai primari non arrivano disposizioni chiare e al personale medico mancano i dispositivi di protezione.

    La sorveglianza territoriale. Intanto la Regione Lombardia abdica al ruolo di sorveglianza dei contagi sul territorio, dove è cruciale rintracciare e accertare un'eventuale positività dei cittadini a rischio, perché vicini a colleghi di lavoro e familiari ammalati. Per loro non è sempre previsto il tampone, e i contatti stretti troppo spesso non sono neppure chiamati dalle Asl (ora Ats) per il monitoraggio della quarantena. La rete dei medici di base e dei distretti, cruciale nell’intercettare un paziente all’esordio dei sintomi ed evitare che degenerino, è stata smontata nel corso degli anni. L'arrivo in ospedale di casi già troppo gravi scandisce i racconti delle cronache lombarde degli ultimi 50 giorni. I medici di base sono lasciati andare allo sbaraglio per settimane intere: chi segue scrupolosamente i pazienti lo fa rischiando la vita (e spesso rimettendocela), gli altri lasciano i malati a loro stessi, con il consiglio dei virologi di prendere la tachipirina e restare a casa. La delibera che dà indicazioni precise sulla gestione territoriale del Covid-19 è del 23 marzo, un mese dopo il focolaio di Codogno. Per le visite domiciliari vengono costituite le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale): una squadra di medici ogni 50 mila abitanti. Duecento per la Lombardia: ancora oggi quelle attive sono solo 37.

    Poca autonomia decisionale. La strage delle case di riposo (Rsa) paga il prezzo del ritardo nella chiusura delle visite dei familiari (dal 4 marzo), la decisione di mandarci i pazienti positivi meno gravi per liberare i posti in ospedale (delibera regionale dell’8 marzo), il mancato sostegno nell'approvvigionamento dei dispositivi di protezione, oltre alla scarsa formazione del personale di queste strutture in difficoltà a gestire un'emergenza simile. La Lombardia, che più di ogni altra invoca da sempre l’autonomia, è la Regione che dall’inizio dell’epidemia la esercita meno. Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo vengono spese intere giornate a convincere il governo di Giuseppe Conte a prendere provvedimenti per blindare l'Italia ma, pur sapendo l'urgenza di chiudere Nembro e Alzano nella Bergamasca, il governatore Attilio Fontana e l’assessore Giulio Gallera aspettano il decreto della Presidenza del Consiglio del 7-8 marzo. Certo i sindaci, a partire da Giorgio Gori, e le aziende erano contrarie ai provvedimenti restrittivi, ma il governatore e il suo assessore sapevano a quali rischi stavano esponendo la popolazione e quindi potevano e dovevano decidere diversamente.

    Le giravolte sui tamponi. La Regione non prende una posizione decisa nemmeno sui tamponi: la scelta di eseguirli solo ai plurisintomatici arriva dalle disposizioni ministeriali, così come la scelta degli ultimi dieci giorni di aumentarli è frutto dei provvedimenti del governo. Non c’è una linea politica autonoma come in Veneto e in Emilia, soprattutto sui test a medici e infermieri. La Regione punta tutto sulla costruzione dell'ospedale nella ex Fiera di Milano in meno di due settimane: inaugurata il 31 marzo, oggi la Terapia intensiva inizialmente presentata come in grado di ospitare 600 posti letto, conta solo 10 malati.

    La conferenza stampa serale.
    La Regione Lombardia dovrebbe avere il coraggio di correggere la rotta della sua politica sanitaria che mostra tutti i propri limiti. Ed è cruciale farlo adesso, per non trovarci a ottobre in una situazione peggiore. Governatore, assessore, direttore generale si consultano con i virologi di fiducia, molto occupati a raccontare le loro opinioni in tv. Ci hanno spiegato che le mascherine non servono, che i tamponi bisogna farli solo agli acuti, che era meglio curarsi a casa con la tachipirina. Poi hanno detto il contrario. Solo i medici di base e gli ospedalieri hanno avuto il coraggio di sperimentare cure che alla fine hanno permesso a tanti pazienti di guarire. A Milano c'è l'Istituto Mario Negri, da tempo chiede i dati dei contagiati: fra questi c'è chi ha fatto il vaccino antinfluenzale, chi contro la polmonite. Sono importanti per capire come si comporta la malattia. Ma la Regione non glieli dà. Il motivo è ignoto. La preoccupazione sembra essere una sola: la conferenza stampa serale con la quale si comunica il numero dei morti, dei contagiati (che è solo il numero di coloro a cui sono stati fatti i test), e quello dei guariti (anche questo falso, basandosi solo sui dimessi dal Pronto soccorso).

    Lo sguardo verso la "Fase 2". Si riapre, forse, il 3 maggio. Se i ricoveri in Terapia intensiva continuano a scendere così lentamente rispetto al resto del Paese sarà un problema. Sarà importante anche capire «come» si riapre. Chi ha chiuso l'attività si presume che abbia messo in atto un piano di distanziamento sociale e riorganizzato gli spazi nelle mense, ma chi non ha mai chiuso, che piani di sicurezza ha? L’assessore alle Attività produttive ha deciso il da farsi o attende indicazioni da Roma? Anche la mobilità andrà completamente riorganizzata in città dove ci si sposta sui mezzi pubblici. Intanto oggi tutto sembra morto: tutti chiusi in casa ad aspettare, davanti ad un computer o una tv. Pure il sindaco Giuseppe Sala sta giocando solo nelle retrovie. Ricordiamo che la Lombardia è la regione più ricca d'Europa e che Milano è piena di eccellenze: il Politecnico, la Bocconi, istituti di ricerca e analisi, imprenditori inarrendevoli, qualche banchiere illuminato, Fondazioni, e una grande rete di volontariato. Chiamate a raccolta le menti migliori, ma solo tre o quattro non una ventina, e fatevi aiutare a elaborare una strategia di uscita. Cominciate a scommettere su qualcosa. Bisogna fare i test sierologici, e subito. E quelli validati arriveranno a ore. Non è una situazione nella quale ci si può permettere di fare gli schizzinosi al solo fine di rivendicare poteri personali. Chi è morto in corsia, sacrificato per colpe non sue, non pensava né alla propria sedia né alla propria carriera.

    We are the sons and daughters of all the freedom fighters.
    And there are still many rivers to cross.
    Hands in the air, screaming loud and clear for freedom, justice and equality.
    There is no black or white, there is only right and wrong.
    We are unknown heros, we are flesh and we are blood.
    We are the great future.
    We need to get back to the joy of living.
    We are five fingers of an empty hand.
    But together, we can also be the fist.
    Sometimes change can be as simple as two hands reaching for one another.
    Clap your hands.


  6. #56
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Adesso sorge un problema: abbiamo avuto fior di professoroni in TV che per due mesi ci hanno giurato che il virus assolutamente non poteva essere prodotto in laboratorio. Che le caratteristiche specifiche lo rendevano al 100% un prodotto della natura.

    Bene.

    Salta fuori un premio nobel per la medicina (Luc Montagnier che ha decodificato l'HIV) che dice esattamente il contrario: il virus é chiaramente un'elaborazione biotecnologica dove su un coronavirus sono stati innestati circa 1.000 nucleotidi (su 30.000) di HIV. Probabilmente stavano realizzando un vaccino, poi sfuggito dal laboratorio di Wuhan.



    Al di là della notizia bomba (la Cina per me dovrebbe risarcire i danni alle 166.000 vittime dichiarate, moltiplicate per 5 se consideriamo quelle non conteggiate), fatto che, se dimostrato, potrebbe anche portare ad una terza guerra mondiale (un blocco Russia, Cina, Nord Corea e forse Italia grazie ai nostri sovranisti pagati da Putin e Xi Jinping, contro il blocco USA, UE, Canada e Australia) adesso io pongo un'altra questione: perché non si dimettono all'istante, con pensionamento anticipato, tutti quelli che intervistati hanno pontificato il contrario?!


    Prof. Morrone: PENSIONATO!
    (questa la risata alla domanda se il virus é stato prodotto in laboratorio)


    (dal minuto 1:50)

    Prof Roberto Burioni (twitter sullo sfondo) e Fabrizio Pregliasco:



    e ce ne sono molte altre di "testoline" che hanno giurato come questo virus non possa essere un prodotto di ingegneria genetica cinese.

    Chi é il cretino da prepensionare subito? Il nobel o le testoline?


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  7. #57
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Adesso sorge un problema: abbiamo avuto fior di professoroni in TV che per due mesi ci hanno giurato che il virus assolutamente non poteva essere prodotto in laboratorio. Che le caratteristiche specifiche lo rendevano al 100% un prodotto della natura.

    Bene.

    Salta fuori un premio nobel per la medicina (Luc Montagnier che ha decodificato l'HIV) che dice esattamente il contrario: il virus é chiaramente un'elaborazione biotecnologica dove su un coronavirus sono stati innestati circa 1.000 nucleotidi (su 30.000) di HIV. Probabilmente stavano realizzando un vaccino, poi sfuggito dal laboratorio di Wuhan.



    Al di là della notizia bomba (la Cina per me dovrebbe risarcire i danni alle 166.000 vittime dichiarate, moltiplicate per 5 se consideriamo quelle non conteggiate), fatto che, se dimostrato, potrebbe anche portare ad una terza guerra mondiale (un blocco Russia, Cina, Nord Corea e forse Italia grazie ai nostri sovranisti pagati da Putin e Xi Jinping, contro il blocco USA, UE, Canada e Australia) adesso io pongo un'altra questione: perché non si dimettono all'istante, con pensionamento anticipato, tutti quelli che intervistati hanno pontificato il contrario?!


    Prof. Morrone: PENSIONATO!
    (questa la risata alla domanda se il virus é stato prodotto in laboratorio)


    (dal minuto 1:50)

    Prof Roberto Burioni (twitter sullo sfondo) e Fabrizio Pregliasco:



    e ce ne sono molte altre di "testoline" che hanno giurato come questo virus non possa essere un prodotto di ingegneria genetica cinese.

    Chi é il cretino da prepensionare subito? Il nobel o le testoline?


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    Riguardo a quanto dice Montagnier, ho letto questo articolo di Open.

    https://www.open.online/2020/04/17/i...ma-non-e-cosi/
  8. #58
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Adesso sorge un problema: abbiamo avuto fior di professoroni in TV che per due mesi ci hanno giurato che il virus assolutamente non poteva essere prodotto in laboratorio. Che le caratteristiche specifiche lo rendevano al 100% un prodotto della natura.

    Bene.

    Salta fuori un premio nobel per la medicina (Luc Montagnier che ha decodificato l'HIV) che dice esattamente il contrario: il virus é chiaramente un'elaborazione biotecnologica dove su un coronavirus sono stati innestati circa 1.000 nucleotidi (su 30.000) di HIV. Probabilmente stavano realizzando un vaccino, poi sfuggito dal laboratorio di Wuhan.



    Al di là della notizia bomba (la Cina per me dovrebbe risarcire i danni alle 166.000 vittime dichiarate, moltiplicate per 5 se consideriamo quelle non conteggiate), fatto che, se dimostrato, potrebbe anche portare ad una terza guerra mondiale (un blocco Russia, Cina, Nord Corea e forse Italia grazie ai nostri sovranisti pagati da Putin e Xi Jinping, contro il blocco USA, UE, Canada e Australia) adesso io pongo un'altra questione: perché non si dimettono all'istante, con pensionamento anticipato, tutti quelli che intervistati hanno pontificato il contrario?!


    Prof. Morrone: PENSIONATO!
    (questa la risata alla domanda se il virus é stato prodotto in laboratorio)


    (dal minuto 1:50)

    Prof Roberto Burioni (twitter sullo sfondo) e Fabrizio Pregliasco:



    e ce ne sono molte altre di "testoline" che hanno giurato come questo virus non possa essere un prodotto di ingegneria genetica cinese.

    Chi é il cretino da prepensionare subito? Il nobel o le testoline?


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
    edoardo una cosa potrebbe essere sicura(uso il condizionale senno arrivano i ghigliottinatori)...la cina ha detto un sacco di caxxate per me....

    in primis sui numeri....puoi adottare tutte le misure cautelative che vuoi....ma come fanno a dichiarare meno morti dell italia ...se loro hanno una popolazione circa 23 volte piu grande della nostra?

    e non scordiamoci che in cina esistono ancora i VILLAGGI (e non quelli turistici ) dove la prevenzione sanitaria è quasi zero.

    per me piano piano le verità emergeranno.

    e cmq da ignorante in materia non faccio un osservazione ma pongo una domanda....naturalmente può emergere un virus cosi devastante per l'uomo?

    ora io vorrei capire ...parlo da ignorante e seguo la mia logica

    se un virus infetta un uomo ...l'uomo può contrastare il virus tramite specifici anticorpi....ci sono fin qui?

    ad oggi esiste un test sanguineo che riconosce se l'uomo ha i determitati anticorpi per contrastare il virus....fino a qui ci sono?

    ora faccio 1+1....ma se conosciamo quali sono gli anticorpi per contrastare questo virus....ma non è possibile riprodurre gli anticorpi su larga scala?

    può essere che la medicina nel 2020 ancora sia cosi lenta nel contrastare un virus?

    poi non sò voi...ma io rimango perplesso.
  9. #59
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Chi é il cretino da prepensionare subito? Il nobel o le testoline?
    Ciao Edo, ovviamente non ho la presunzione di poter parlare con cognizione di sequenze micromacroblablabla anche perché la mia laurea su facebook è ancora alle basi. Preferisco considerarmi un cittadino del mondo che si pone domande di fronte a diverse tesi su un argomento. Sinceramente mi fermo su una tesi quando sento "mi hanno detto", "dicono", etc (in questo video da te postato ce ne sono tanti). Ovviamente non sono nessuno per screditare il premio nobel che ha scoperto l'HIV come però non sono nessuno per screditare altri scienziati che di scoperte altrettanto importanti ne hanno fatte altre o organismi da mondiali fino a nazionali che invece dichiarano il contrario.
    Aspetto e spero che sia fatta luce sulla questione con due sole grandi domande:
    chi avrebbe davvero interesse a negare l'origine e a questo punto LA NATURA di questo virus?
    E' davvero immaginabile che tra i piani più alti della ricerca a livello "interplanetario" nessuno abbia scoperto quanto affermato dal Prof. Luc Montagnier?
    "Le chiaviche della mia stanza sono anche le tue!" (cit)
  10. #60
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    Re: Corona virus, parliamone...

    Quote highlander ha scritto: Visualizza il messaggio
    Chi é il cretino da prepensionare subito? Il nobel o le testoline?
    A 87 anni, voglio sperare lo sia già.

    Io non ho visto il video, ho solo letto qualcosa velocemente (inutile approfondire, butterei del tempo visto che di virus non ci capisco niente). Ma di certo so che tutti invecchiano e che non sarebbe la prima volta che vediamo segni di cedimento nella materia grigia di un "premio Nobel". Watson (Nobel 1962 per la scoperta del DNA), passati i 70 si mise a difendere teorie razziali secondo le quali alcune "attitudini" sono scritte nel DNA, i "negri" con la libido più alta, i "bianchi" più intelligenti e così via (wiki)

    Questi episodi sono utili perché offrono l'occasione di ricordare che la scienza non si affida ai proclami di singole persone, chiunque esse siano, ma poggia sulle solide colonne costruite con pazienza dalla comunità scientifica.
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)

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