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Risiko! E' una questione di Fortuna o di Strategia?

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Discussione: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!
  1. #321
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote Voyager ha scritto: Visualizza il messaggio
    Se avevi l'obiettivo "1" che è il "letto" i (tuoi) conti non tornano
    Azz, Fabio mi uccide ... no avevo Europa, Africa, i 17 punti in NA e Medio, Afgh, Urali.
    Che il torneo challenge sia un postaccio è fuori da ogni dubbio.
    E' un ricettacolo di psicocartinari, cronofrenici, geobulimici, aleopatici e nevrastitici

    (D. Piergentili)
  2. #322
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    Azz, Fabio mi uccide ... no avevo Europa, Africa, i 17 punti in NA e Medio, Afgh, Urali.

    Fabio Guidetti
  3. #323
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote maskass ha scritto: Visualizza il messaggio
    no avevo Europa, Africa, i 17 punti in NA e Medio, Afgh, Urali.
    com'era la faccenda della sanzione?
  4. #324
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote Voyager ha scritto: Visualizza il messaggio
    com'era la faccenda della sanzione?


    Scherzi a parte, la sanzione c'è quando qualcuno se ne frega, ad esempio non compila la plancia o non fa la verifica della somma 164. L'errore di scrittura capita sempre. E Fabio lo sa bene, ogni tanto avvia una chat di WA che si chiama "VAR partita xyx" in cui convoca i giocatori per ricostruire la situazione e correggere gli errori.
  5. #325
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Buongiorno. Vi rompo nuovamente le scatole con le mie varianti
    Mi dispiace ma amo troppo questo gioco, non posso esimermi dal pensarle, sempre con lo scopo di ridurre appena il fattore alea.
    Ditemi che ne pensate, please. Credo siano più sensate di quelle dell'altra volta. Astenersi da commenti tipo "tanto a che serve mica Spinmaster ti sta a leggere", sennò vi chiamo una mia amica, la signorina Grazia Arcà.


    DISTRIBUZIONE INIZIALE

    Bocciata la scelta iniziale dei territori, perché scopre troppo gli obiettivi di ognuno fin da subito. Bocciata anche la soluzione software per l'online che distribuisce uniformemente (toglie variabilità al gioco). Si potrebbe allora fare così: ognuno riceve le sue carte territori distribuite casualmente; ognuno ha l'obbligo di restituire, rigorosamente COPERTE, 3 carte; questi 3 scarti di ognuno formano un nuovo mazzo, che viene mischiato e di nuovo distribuito casualmente. Questa procedura non si può ripetere una seconda volta, e ognuno si terrà i territori assegnati dalla sorte (si applica poi la regola del 50% massimo per continente).

    In questo modo i giocatori tenderanno a liberarsi di 3 territori fuori obiettivo; se qualcuno, ad esempio in 5 giocatori, tra le 8 carte che riceve ne ha 8 o 7 in obiettivo, è comunque costretto a cedere 3 territori. Questo dovrebbe un pochino equilibrare i punteggi di partenza, mantenendo comunque la casualità e la variabilità iniziale.


    TRIS DI CARTE
    C'è un modo semplice per rendere i tris più "giusti". Sappiamo che il tris non fa altro che restituire, in buona parte, i carri armati che hai perso per conquistare le carte che compongono il tris. Il tris dunque ha il suo maggior valore non tanto (o non solo) nella quantità di carri che fornisce, ma nel fatto che consente di giocarli tutti insieme in modo strategico, potendoli piazzare in libertà dove si vuole.
    Ecco, invece di assegnare la differenza di 8-10-12 alla combinazione aleatoria di simboli, la si potrebbe assegnare alla quantità di carte necessarie per ottenere il tris. Se ti sono bastate 3 carte per avere il tris, quel tris vale 8 armate (con QUALSIASI combinazione di simboli); se hai dovuto attendere la quarta carta, vale 10 armate; se hai dovuto attendere la quinta, vale 12 armate. Resta il +2 assegnato ad ogni territorio proprio, così che resti comunque un fattore aleatorio a generare variabilità (anche se il +2 non è del tutto aleatorio, ma in parte può essere gestito dal giocatore).

    In questo modo si rende giustizia a chi ha dovuto attendere più carte per giocare il tris, soprattutto perché chi ha dovuto aspettare 5 carte ha conquistato 5 territori CON RELATIVE PERDITE durante le conquiste, statisticamente maggiori di chi ne ha conquistati solo 3 per avere il tris. I jolly verrebbero espunti dal mazzo perché sarebbero inutili, così le combinazioni possibili sarebbero quattro: 3 simboli uguali o 3 simboli tutti diversi.

    Riassumendo:

    Tris con 3 carte = 8 armate
    con 4 carte = 10 armate
    con 5 o 6 o 7 carte = 12 armate
    2 tris con 6 carte = 18 armate (8+10)
    2 tris con 7 carte = 22 armate (10+12)
    (limite max 7 carte)


    DIPLOMAZIA
    Riguardo alla cartina credo ci sia qualcosa di strano nel regolamento. La cartina è universalmente accettata, eppure il regolamento tenta di impedirla. O meglio, di renderla più difficile. Senza successo peraltro. Come se fosse qualcosa di antisportivo, e non invece un elemento fondamentale per bilanciare il gioco (e anche proprio l'alea del gioco). Le regole anti-cartina sono essenzialmente due: la guarnigione minima di 2 territori e l'obbligo di lanciare il massimo dei dadi. Una variante potrebbe eliminare queste due regole.

    Inoltre, sarebbe interessante pensare in modo nuovo il silenzio strategico. Ad esempio: vietato parlare QUANDO si è di turno e CON CHI è di turno. In pratica: i giocatori che non sono di turno possono parlare tra loro. Questo consente di aprire uno spiraglio al commento strategico della partita, senza però coinvolgere direttamente chi sta giocando. Si potrebbe anche prevedere ammonizione e poi penalità per chi sgarra (la penalità potrebbe essere la perdita di una carta a caso), così che i giocatori possono anche decidere di "spendere" strategicamente un'ammonizione (o addirittura una penalità) violando la regola in un momento clou del gioco.


    BANDIERINA CHALLENGE
    Questa è la variante che incontrerà probabilmente più pareri contrari, ma secondo me è la migliore (provata più di una volta). Una sorta di Carta Challenge (quella che fa vincere i pareggi all'attaccante) ma rivolta verso uno specifico giocatore. Ovvero: ogni volta che un giocatore A attacca un giocatore B con almeno il doppio +1 di armate rispetto al giocatore B, e NON conquista il territorio interrompendo l'attacco con la metà o meno delle armate d'attacco iniziali, il giocatore A prende una bandierina del giocatore B. Potrà giocarla quando vorrà contro il giocatore B, annunciandola prima di un attacco, in tal modo vincendo i pareggi lungo tutta la durata della singola battaglia. Ognuno potrà avere una sola bandierina alla volta per ogni avversario (quindi in 4 giocatori, ognuno può avere max 3 bandierine contemporaneamente).

    Esempio: A attacca B in un 12vs5. Si arriva a una situazione di 5vs4. A ritira l'attacco e prende una bandierina di B.

    Questa misura riequilibra l'aleatorietà risarcendo il giocatore che ha mosso un attacco secondo il valore statistico atteso, ma è stato ingiustamente punito dalla sfortuna. Inoltre, corregge questa ingiustizia in modo strategico, perché sarà il giocatore a decidere quando e come giocare il "bonus". Cosa più importante: bilancia matematicamente il fattore C dell'intera partita (almeno quello dovuto ai dadi). Un Risikometro che calcolasse, ad esempio, una fortuna ai dadi del +15% al giocatore X e -20% al giocatore Y, con questa variante vedrebbe i due poli della fortuna/sfortuna più riavvicinati, registrando quindi una partita più equilibrata nel fattore C.

    bye :)
  6. #326
     T. Col. C.te
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote polplott ha scritto: Visualizza il messaggio
    Buongiorno. Vi rompo nuovamente le scatole con le mie varianti
    Mi dispiace ma amo troppo questo gioco, non posso esimermi dal pensarle, sempre con lo scopo di ridurre appena il fattore alea.
    Ditemi che ne pensate, please. Credo siano più sensate di quelle dell'altra volta. Astenersi da commenti tipo "tanto a che serve mica Spinmaster ti sta a leggere", sennò vi chiamo una mia amica, la signorina Grazia Arcà.


    DISTRIBUZIONE INIZIALE

    Bocciata la scelta iniziale dei territori, perché scopre troppo gli obiettivi di ognuno fin da subito. Bocciata anche la soluzione software per l'online che distribuisce uniformemente (toglie variabilità al gioco). Si potrebbe allora fare così: ognuno riceve le sue carte territori distribuite casualmente; ognuno ha l'obbligo di restituire, rigorosamente COPERTE, 3 carte; questi 3 scarti di ognuno formano un nuovo mazzo, che viene mischiato e di nuovo distribuito casualmente. Questa procedura non si può ripetere una seconda volta, e ognuno si terrà i territori assegnati dalla sorte (si applica poi la regola del 50% massimo per continente).

    In questo modo i giocatori tenderanno a liberarsi di 3 territori fuori obiettivo; se qualcuno, ad esempio in 5 giocatori, tra le 8 carte che riceve ne ha 8 o 7 in obiettivo, è comunque costretto a cedere 3 territori. Questo dovrebbe un pochino equilibrare i punteggi di partenza, mantenendo comunque la casualità e la variabilità iniziale.


    TRIS DI CARTE
    C'è un modo semplice per rendere i tris più "giusti". Sappiamo che il tris non fa altro che restituire, in buona parte, i carri armati che hai perso per conquistare le carte che compongono il tris. Il tris dunque ha il suo maggior valore non tanto (o non solo) nella quantità di carri che fornisce, ma nel fatto che consente di giocarli tutti insieme in modo strategico, potendoli piazzare in libertà dove si vuole.
    Ecco, invece di assegnare la differenza di 8-10-12 alla combinazione aleatoria di simboli, la si potrebbe assegnare alla quantità di carte necessarie per ottenere il tris. Se ti sono bastate 3 carte per avere il tris, quel tris vale 8 armate (con QUALSIASI combinazione di simboli); se hai dovuto attendere la quarta carta, vale 10 armate; se hai dovuto attendere la quinta, vale 12 armate. Resta il +2 assegnato ad ogni territorio proprio, così che resti comunque un fattore aleatorio a generare variabilità (anche se il +2 non è del tutto aleatorio, ma in parte può essere gestito dal giocatore).

    In questo modo si rende giustizia a chi ha dovuto attendere più carte per giocare il tris, soprattutto perché chi ha dovuto aspettare 5 carte ha conquistato 5 territori CON RELATIVE PERDITE durante le conquiste, statisticamente maggiori di chi ne ha conquistati solo 3 per avere il tris. I jolly verrebbero espunti dal mazzo perché sarebbero inutili, così le combinazioni possibili sarebbero quattro: 3 simboli uguali o 3 simboli tutti diversi.

    Riassumendo:

    Tris con 3 carte = 8 armate
    con 4 carte = 10 armate
    con 5 o 6 o 7 carte = 12 armate
    2 tris con 6 carte = 18 armate (8+10)
    2 tris con 7 carte = 22 armate (10+12)
    (limite max 7 carte)


    DIPLOMAZIA
    Riguardo alla cartina credo ci sia qualcosa di strano nel regolamento. La cartina è universalmente accettata, eppure il regolamento tenta di impedirla. O meglio, di renderla più difficile. Senza successo peraltro. Come se fosse qualcosa di antisportivo, e non invece un elemento fondamentale per bilanciare il gioco (e anche proprio l'alea del gioco). Le regole anti-cartina sono essenzialmente due: la guarnigione minima di 2 territori e l'obbligo di lanciare il massimo dei dadi. Una variante potrebbe eliminare queste due regole.

    Inoltre, sarebbe interessante pensare in modo nuovo il silenzio strategico. Ad esempio: vietato parlare QUANDO si è di turno e CON CHI è di turno. In pratica: i giocatori che non sono di turno possono parlare tra loro. Questo consente di aprire uno spiraglio al commento strategico della partita, senza però coinvolgere direttamente chi sta giocando. Si potrebbe anche prevedere ammonizione e poi penalità per chi sgarra (la penalità potrebbe essere la perdita di una carta a caso), così che i giocatori possono anche decidere di "spendere" strategicamente un'ammonizione (o addirittura una penalità) violando la regola in un momento clou del gioco.


    BANDIERINA CHALLENGE
    Questa è la variante che incontrerà probabilmente più pareri contrari, ma secondo me è la migliore (provata più di una volta). Una sorta di Carta Challenge (quella che fa vincere i pareggi all'attaccante) ma rivolta verso uno specifico giocatore. Ovvero: ogni volta che un giocatore A attacca un giocatore B con almeno il doppio +1 di armate rispetto al giocatore B, e NON conquista il territorio interrompendo l'attacco con la metà o meno delle armate d'attacco iniziali, il giocatore A prende una bandierina del giocatore B. Potrà giocarla quando vorrà contro il giocatore B, annunciandola prima di un attacco, in tal modo vincendo i pareggi lungo tutta la durata della singola battaglia. Ognuno potrà avere una sola bandierina alla volta per ogni avversario (quindi in 4 giocatori, ognuno può avere max 3 bandierine contemporaneamente).

    Esempio: A attacca B in un 12vs5. Si arriva a una situazione di 5vs4. A ritira l'attacco e prende una bandierina di B.

    Questa misura riequilibra l'aleatorietà risarcendo il giocatore che ha mosso un attacco secondo il valore statistico atteso, ma è stato ingiustamente punito dalla sfortuna. Inoltre, corregge questa ingiustizia in modo strategico, perché sarà il giocatore a decidere quando e come giocare il "bonus". Cosa più importante: bilancia matematicamente il fattore C dell'intera partita (almeno quello dovuto ai dadi). Un Risikometro che calcolasse, ad esempio, una fortuna ai dadi del +15% al giocatore X e -20% al giocatore Y, con questa variante vedrebbe i due poli della fortuna/sfortuna più riavvicinati, registrando quindi una partita più equilibrata nel fattore C.

    bye :)
    Un altro gioco anche questa volta!

    Distribuzione iniziale: la domanda è perchè? La distribuzione iniziale cosi come è formulata è equilibrata al punto giusto per un gioco di sua natura asimmetrico.
    Non solo non ne vedo l'utilità o la miglioria , ma renderebbe estremamente complicata suddetta fase, tempi maggiori per i tornei ufficiali che hanno tempi fin troppo contingentati già oggi.
    Ti basti pensare che alle 18, domenica scorsa a Roma stavano ancora sdadando ad un tavolo di un secondo turno di un torneo di 4 turni, dove molta gente ha anche fatto 1000 km per esserci e deve ripartire.
    Alcune delle regole del RTU, nel tempo sono state scelte anche in virtù di tornei che devono ospitare 4 partite in un giorno entro orari praticabili.

    TRIS: La proposta ha un senso logico e una sua coerenza, ma la domanda e' sempre: perchè voler trasformare il Risiko! in un german crudo e puro?
    In questo gioco ci sono diverse caselle "imprevisto", le tue proposte oltre che snaturare il gioco ( i tris con i simboli sono un elemento identitario), tendono a volerlo trasformare in uno sport, ovvero a togliere il divertimento.
    Gia' cosi nel circuito ( indifferentemente live & online) vincono tendenzialmente sempre gli stessi giocatori sul medio lungo periodo, senza quelle caselle imprevisto il tendenzialmente si trasformerebbe in un sempre!

    Diplomazia: assolutamente no!, non stiamo giocando ad spqr,il silenzio strategico assoluto e' uno dei pilastri del RTU
    A) Non ti puoi nemmeno immaginare quante risse verbali ( e non) partirebbero!
    B)In una sala dove ci sono magari 30/40 tavoli, ovvero 120/160 persone, spesso stipate come sardine se tutti parlassero, dopo mezzora bisognerebbe chiamare il 118 per un t.s.o di gruppo a prescindere se ci sono risse o meno.
    C)Ti affatichi tanto per comprimere il fattore aleatorio a favore di quello strategico, per poi fare una proposta che sacrificherebbe totalmente e irreversibilmente la strategia a favore della componente psicologica, già oggi preponderante a suo modo.
    D)Nei tornei ufficiali con questa regola dovresti avere un arbitro fisso ad ogni tavolo, dove dicevamo possono esserci anche 40 tavoli, e nella realtà è già un gran sacrificio trovare due o tre persone che quel giorno si sacrificano, non giocano, per il divertimento di tutti.

    Nota storica: Le regole anti cartina , come le hai chiamate te, sono progressive, figlie del più grande game designer Italiano, Il Maradona del boardgame tricolore, e dell'esperienza allora decennale di migliaia di appassionati e di decine di RCU, Quindi con il bagaglio e l'esperienza di ogni singola partita ufficiale mai giocata.
    Le modifiche più corpose, se non erro dato che vado a memoria, furono del 2009, e per essere sintetici, furono essenzialmente efficaci e migliorative.
    Sei in errore se pensi siano state pensate come anti cartina, la cartina è lecita e un arma strategica che da sale ( divertimento) al gioco, le modifiche al contrario sono state fatte solo per bilanciarne gli effetti e per l'appunto ridurre l'alea.
    Ridurre l'impatto della cartina ( o GC, gioco carta in wikirisiko) senza eliminarla in base all'esperienza enciclopedica che si aveva, mantenendo il silenzio strategico assoluto, il limite di 7 carte e di 130 armate ha reso il gioco e il livello medio migliori di quanto erano prima.

    Bandierina challenge: che dire?
    La prima cosa che mi viene in mente è che il vantaggio della difesa in caso di pareggio con i dadi, dovrebbe essere una delle peculiarità del nostro Risiko nei confronti del Risk, uno di quei tratti " identitari" del nostro gioco rispetto a qualsiasi altra versione del mondo, e che sono stati oggetto della battaglia legale pluridecennale tra vecchio editore e il colosso USA della Hasbro, vinta per il risiko! e persa per esempio per monopoli.
    Solo per questo penso che sia altamente improbabile che possa essere presa in considerazione.
    Poniamo però che nel mentre le cose fossero cambiate e che fosse possibile oggi per il nuovo editore rinunciare ad un tratto distintivo del gioco:
    -servirebbero delle bandierine materialmente diverse e riconoscibili da quelle in dotazioni agli stessi giocatori, per poterle distinguere dalle stesse
    -complicherebbe il gioco, sarebbe un ulteriore ostacolo per i neofiti nei Club, eD (citazione colta)implicherebbe ulteriori criticità arbitrali
    -sono operazioni in più che andrebbero sottratte al gioco nell'arco dei 90 minuti, andando quindi a penalizzare l'attuazione di strategie di medio e lungo periodo.

    Sincero, non vedo suggerimenti adatti al circuito ma al massimo ad interessanti varianti homemade, che però sono due rette parallele che non si incontrano mai, e se succede si mandano a quel paese, e ognuna riprende la strada sua! .
    In linea di principio, bada bene è solo la mia opinione personale che nulla vale, sembrano tutte ideate da un "ufficio complicazione cose semplici e sabotaggio cose funzionanti".

    Il punto è proprio questo, anche dalle chiacchierate che stiamo avendo nella chat del club online, nonostante mi sembri evidente che tutti e in particolare il sottoscritto facciamo un gran tifo per te e per la nascita del club di Lecce, dai spesso l'impressione di ignorare ancora totalmente tutto del circuito e mi sembra inverosimile che sia il caso di avventurarsi in proposte di modifiche di una cosa di cui si ignora tutto.
    Come fai a dire che una regola è sbagliata, se non ne hai reale esperienza?
    Come fai a valutare una regola se non ne conosci i motivi che l'hanno generata?

    Il mio consiglio è sempre quello, di prendere confidenza con il regolamento ufficiale, di lasciare le varianti per le amichevoli casalinghe.

    Vedila come una questione di comunicazione e semiotica e se vuoi, di lingua.
    Tutti i Club Italiani, a tutti gli eventi ufficiali live e online si parla una lingua unica (il regolamento unico), se cosi non fosse non potrebbe esistere un circuito torneistico e sarebbe veramente difficile far interagire club diversi, ognuno con le sue regole, ognuno con la sua lingua, sarebbe una vera torre di babele!

    Il regolamento unico si comporta parimenti ad un traduttore universale, tutti capiscono tutti, tutti possono interagire con tutti, e come una lingua, i regolamenti non sono scolpiti nella roccia e immutabili, cambiano con il tempo, come cambiano le lingue, grazie però ad esigenze e volonta' collettive.
    Non è mai un singolo a cambiare le cose, a cambiare il modo comune di parlare o nel nostro caso di giocare e te lo dice uno che ha provato mille volte a cambiare delle cose qui e altrove.
    Non è nemmeno la bontà delle mie proposte, o delle tue o di qualsiasi altro utente, e che una comunity non funziona cosi, non si evolve cosi...si muove lentamente, collettivamente e con essa i suoi regolamenti.

    buona notte!




  7. #327
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote lucius ha scritto: Visualizza il messaggio
    Un altro gioco anche questa volta!

    Distribuzione iniziale: la domanda è perchè? La distribuzione iniziale cosi come è formulata è equilibrata al punto giusto per un gioco di sua natura asimmetrico.
    Non solo non ne vedo l'utilità o la miglioria , ma renderebbe estremamente complicata suddetta fase, tempi maggiori per i tornei ufficiali che hanno tempi fin troppo contingentati già oggi.
    Ti basti pensare che alle 18, domenica scorsa a Roma stavano ancora sdadando ad un tavolo di un secondo turno di un torneo di 4 turni, dove molta gente ha anche fatto 1000 km per esserci e deve ripartire.
    Alcune delle regole del RTU, nel tempo sono state scelte anche in virtù di tornei che devono ospitare 4 partite in un giorno entro orari praticabili.

    TRIS: La proposta ha un senso logico e una sua coerenza, ma la domanda e' sempre: perchè voler trasformare il Risiko! in un german crudo e puro?
    In questo gioco ci sono diverse caselle "imprevisto", le tue proposte oltre che snaturare il gioco ( i tris con i simboli sono un elemento identitario), tendono a volerlo trasformare in uno sport, ovvero a togliere il divertimento.
    Gia' cosi nel circuito ( indifferentemente live & online) vincono tendenzialmente sempre gli stessi giocatori sul medio lungo periodo, senza quelle caselle imprevisto il tendenzialmente si trasformerebbe in un sempre!

    Diplomazia: assolutamente no!, non stiamo giocando ad spqr,il silenzio strategico assoluto e' uno dei pilastri del RTU
    A) Non ti puoi nemmeno immaginare quante risse verbali ( e non) partirebbero!
    B)In una sala dove ci sono magari 30/40 tavoli, ovvero 120/160 persone, spesso stipate come sardine se tutti parlassero, dopo mezzora bisognerebbe chiamare il 118 per un t.s.o di gruppo a prescindere se ci sono risse o meno.
    C)Ti affatichi tanto per comprimere il fattore aleatorio a favore di quello strategico, per poi fare una proposta che sacrificherebbe totalmente e irreversibilmente la strategia a favore della componente psicologica, già oggi preponderante a suo modo.
    D)Nei tornei ufficiali con questa regola dovresti avere un arbitro fisso ad ogni tavolo, dove dicevamo possono esserci anche 40 tavoli, e nella realtà è già un gran sacrificio trovare due o tre persone che quel giorno si sacrificano, non giocano, per il divertimento di tutti.

    Nota storica: Le regole anti cartina , come le hai chiamate te, sono progressive, figlie del più grande game designer Italiano, Il Maradona del boardgame tricolore, e dell'esperienza allora decennale di migliaia di appassionati e di decine di RCU, Quindi con il bagaglio e l'esperienza di ogni singola partita ufficiale mai giocata.
    Le modifiche più corpose, se non erro dato che vado a memoria, furono del 2009, e per essere sintetici, furono essenzialmente efficaci e migliorative.
    Sei in errore se pensi siano state pensate come anti cartina, la cartina è lecita e un arma strategica che da sale ( divertimento) al gioco, le modifiche al contrario sono state fatte solo per bilanciarne gli effetti e per l'appunto ridurre l'alea.
    Ridurre l'impatto della cartina ( o GC, gioco carta in wikirisiko) senza eliminarla in base all'esperienza enciclopedica che si aveva, mantenendo il silenzio strategico assoluto, il limite di 7 carte e di 130 armate ha reso il gioco e il livello medio migliori di quanto erano prima.

    Bandierina challenge: che dire?
    La prima cosa che mi viene in mente è che il vantaggio della difesa in caso di pareggio con i dadi, dovrebbe essere una delle peculiarità del nostro Risiko nei confronti del Risk, uno di quei tratti " identitari" del nostro gioco rispetto a qualsiasi altra versione del mondo, e che sono stati oggetto della battaglia legale pluridecennale tra vecchio editore e il colosso USA della Hasbro, vinta per il risiko! e persa per esempio per monopoli.
    Solo per questo penso che sia altamente improbabile che possa essere presa in considerazione.
    Poniamo però che nel mentre le cose fossero cambiate e che fosse possibile oggi per il nuovo editore rinunciare ad un tratto distintivo del gioco:
    -servirebbero delle bandierine materialmente diverse e riconoscibili da quelle in dotazioni agli stessi giocatori, per poterle distinguere dalle stesse
    -complicherebbe il gioco, sarebbe un ulteriore ostacolo per i neofiti nei Club, eD (citazione colta)implicherebbe ulteriori criticità arbitrali
    -sono operazioni in più che andrebbero sottratte al gioco nell'arco dei 90 minuti, andando quindi a penalizzare l'attuazione di strategie di medio e lungo periodo.

    Sincero, non vedo suggerimenti adatti al circuito ma al massimo ad interessanti varianti homemade, che però sono due rette parallele che non si incontrano mai, e se succede si mandano a quel paese, e ognuna riprende la strada sua! .
    In linea di principio, bada bene è solo la mia opinione personale che nulla vale, sembrano tutte ideate da un "ufficio complicazione cose semplici e sabotaggio cose funzionanti".

    Il punto è proprio questo, anche dalle chiacchierate che stiamo avendo nella chat del club online, nonostante mi sembri evidente che tutti e in particolare il sottoscritto facciamo un gran tifo per te e per la nascita del club di Lecce, dai spesso l'impressione di ignorare ancora totalmente tutto del circuito e mi sembra inverosimile che sia il caso di avventurarsi in proposte di modifiche di una cosa di cui si ignora tutto.
    Come fai a dire che una regola è sbagliata, se non ne hai reale esperienza?
    Come fai a valutare una regola se non ne conosci i motivi che l'hanno generata?

    Il mio consiglio è sempre quello, di prendere confidenza con il regolamento ufficiale, di lasciare le varianti per le amichevoli casalinghe.

    Vedila come una questione di comunicazione e semiotica e se vuoi, di lingua.
    Tutti i Club Italiani, a tutti gli eventi ufficiali live e online si parla una lingua unica (il regolamento unico), se cosi non fosse non potrebbe esistere un circuito torneistico e sarebbe veramente difficile far interagire club diversi, ognuno con le sue regole, ognuno con la sua lingua, sarebbe una vera torre di babele!

    Il regolamento unico si comporta parimenti ad un traduttore universale, tutti capiscono tutti, tutti possono interagire con tutti, e come una lingua, i regolamenti non sono scolpiti nella roccia e immutabili, cambiano con il tempo, come cambiano le lingue, grazie però ad esigenze e volonta' collettive.
    Non è mai un singolo a cambiare le cose, a cambiare il modo comune di parlare o nel nostro caso di giocare e te lo dice uno che ha provato mille volte a cambiare delle cose qui e altrove.
    Non è nemmeno la bontà delle mie proposte, o delle tue o di qualsiasi altro utente, e che una comunity non funziona cosi, non si evolve cosi...si muove lentamente, collettivamente e con essa i suoi regolamenti.

    buona notte!
    Ciao! Dunque ripeto per l'ennesima volta: Lecce non c'entra nulla, è chiaro che parliamo di varianti homemade, mica lo devo ripetere ogni volta! Non è praticabile organizzare tornei con varianti proprie, perché ognuno avrebbe la sua idea e sarebbe un casino (finora ne ho organizzati 3, sempre con regole ufficiali). Ed è ovvio che il Regolamento si modifica gradualmente secondo la volontà collettiva, così come è ovvio che la volontà collettiva si compone proprio di discussioni come questa.

    1) Distribuzione iniziale
    In realtà mi accorgo che la mia variante è pensata male, ma non perché fa perdere tempo (ci vogliono 5 secondi), ma perché in realtà non riduce affatto l'alea della distribuzione. Se poi sia o meno opportuno ridurre la disparità della distribuzione iniziale è il solito discorso: dipende, secondo i gusti di ognuno, se a divertire è un po' di alea in più o in meno.

    2) Tris
    Questa mi pare la proposta più razionale, e anche tu lo ammetti. Però questa lievissima e razionale modifica non trasformerebbe certo il Risiko in un german! Assolutamente no. Resta l'elemento aleatorio del +2 per ogni territorio proprio, così come i tris continuano ad essere costituiti dai tradizionali simboli. Semplicemente si riduce il fattore aleatorio (che ricordo significa ingiusto, arbitrario, impari) di quando c'è uno che fa un tris di 16 armate con 3 carte e un altro che lo fa di 10 armate con 5 carte. Ricordo che la versione Challenge è andata proprio in questa direzione, quando ha eliminato i tris di 4 e 6 armate, che sarebbero stati troppo iniqui dopo 5 carte. Questa modifica, quando è stata introdotta, vi ha fatto divertire di meno? O ha solo migliorato e reso più giusta la dinamica del gioco?

    3) Diplomazia.
    Probabilmente hai ragione, sarebbe poco praticabile e richiederebbe un arbitro per tavolo. Rende però interessante l'interazione psicologica, che è fattore del tutto strategico, non aleatorio.
    Riguardo alle regole anticartina, credo sia proprio il contrario di quello che dici. Una nota della Editrice Giochi presentava il Regolamento Challenge proprio come un modo (anche) per ridurre la pratica della cartina. Che di per sé non ha nulla di aleatorio ma è del tutto strategica e fondata sull'abilita' diplomatica. Poi però la pratica dei tornei l'ha evidentemente considerata irrinunciabile nella meccanica di gioco.
    Occhio poi a tirare in ballo Albertarelli, visto che il suo SPQR modifica ESATTAMENTE quegli elementi aleatori che io (e tanti in questo forum) discuto del Risiko: distribuzione iniziale - tris - sovrapposizione degli obiettivi - sdadata. Se noti SPQR riduce l'alea proprio intervenendo su questi fattori, quindi evidentemente non sono pazzo io. Tu mi dirai: allora gioca a SPQR e non rompere i maroni! Ma infatti ci gioco, però non vedo nulla di male a pensare qualche miglioria anche per il Risiko. Perché no. È ovvio che sarà comunque la pratica collettiva il giudice supremo.

    4) Bandierina
    In realtà non c'entra nulla il rapporto favorevole al difensore, che è una specificità tutta italiana che a me piace. Più che altro la bandierina è un modificatore dei dadi che interviene per ristabilire il valore statistico atteso SECONDO le regole italiane. C'è giustamente un grosso problema di design, sia grafico perché la bandierina può essere poco pratica, sia come meccanica di gioco che è sì giusta, ma abbastanza bruttina (perché si attiva solo come "risarcimento" di un evento sfortunato).
  8. #328
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote lucius ha scritto: Visualizza il messaggio
    Sincero, non vedo suggerimenti adatti al circuito [...] In linea di principio, bada bene è solo la mia opinione personale che nulla vale, sembrano tutte ideate da un "ufficio complicazione cose semplici e sabotaggio cose funzionanti" [...] dai spesso l'impressione di ignorare ancora totalmente tutto del circuito e mi sembra inverosimile che sia il caso di avventurarsi in proposte di modifiche di una cosa di cui si ignora tutto.
    Perfettamente d'accordo con Lucius. Aggiungo che prescindendo dal suo linguaggio formalmente molto cortese, disponibile e costruttivo (sul quale non ho certo da ridire), io rilevo in questa volontà riformatrice del gioco in sé basata su strampalate illazioni campate in aria una sostanziale (innocua, ci mancherebbe) arroganza (sulla quale non ho comunque da ridire: il forum grazie a dio è libero e aperto a qualunque discussione civile), soprattutto rispetto alla storia e alla cultura del gioco che vengono cancellate (o interpretate strumentalmente) dall'intuizione estemporanea di un singolo neofita della community.
    In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
    [Schopenhauer]

    Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
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  9. #329
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Ciao Rutran. Come avrai notato in altre occasioni a te non rispondo. Ma non per te, ma per quello che scrivi. Non prenderla sul personale perché non c'è nulla di personale, ma dipende proprio dal fatto che non c'è nulla da rispondere a quello che scrivi, perché non sono mai interventi nel merito.
  10. #330
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    Re: Risiko è solo una questione di fortuna e sfortuna? --> LA RISPOSTA!

    Quote polplott ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ciao Rutran. Come avrai notato in altre occasioni a te non rispondo. Ma non per te, ma per quello che scrivi. Non prenderla sul personale perché non c'è nulla di personale, ma dipende proprio dal fatto che non c'è nulla da rispondere a quello che scrivi, perché non sono mai interventi nel merito.
    Giuseppe Ceddia
    Sposato con Caterina Pugliese

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