Ottima osservazione estensibile anche ad altre situazioni/valutazioni che possono condizionare una partita .
A volte ci si dovrebbe estraniare da certe percezioni che possono trarre in inganno , per questo ho sempre consigliato quanto meno la memoria corta :
Non farsi influenzare dal tiro precedente , ogni tiro è un nuovo tiro, e non ha nessi con quello precedente.
Non farsi influenzare dalla partita precedente , ogni partita è diversa e non ha nessi con quella precedente .
Non farsi influenzare dall'avversario , che al netto delle capacità , ad ogni partita è soggetto alle tue stesse variabili .....eccetera.
Hai ragione ... probabilmente a sminkiarsi online si fa prima , e il click sul mouse è ancora più compulsivo del lancio dei dadi nel momento di ottenebbramento mentale , e non si devono sopportare gli sguardi altrui , ma per me rimane che ci si deve fermare nell'attaccare sempre e solo , quando matematicamente non è più utile andare avanti , e non in base alle serie di lanci precedenti o alle percezioni...
Ed è uno dei motivi per cui anche live , non faccio mai i mucchietti di carri persi , che tornano nel mucchio , ma mi limito a contare quelli in plancia , le probabilità , l'utilità .
NB molto interessante la questione della sostanziale , seppure trascurabile , imperfezione dei dadi fisici.
Considerando l'alea una rappresentazione del caos , e pertanto del divino , fa riflettere che la nostra rappresentazione sia tendenzialmente imperfetta per sua stessa natura .
Impossibile , almeno con mezzi comuni , rappresentare la perfezione dell'imperfezione ... assolutamente affascinante!