Spin Master negli ultimi anni è stata chiamata in causa a prendere decisioni, sia per il mondo online che quello live, in merito a provvedimenti di molti anni fa risalenti a prima dell'acquisizione di Editrice Giochi, riscontrando spesso difficoltà nel prendere in riesame determinate situazioni e giudicarle senza cadere in "incoerenza" o "imparzialità".

Pur non rinnegando la liceità di tali provvedimenti, l'editore si è posto il problema di come affrontare questioni le cui radici affondano in un passato lontano e di complicata interpretazione. Una riflessione su questo è in atto da diverso tempo e un punto che è apparso subito importante è quello delle sanzioni a carattere permanente.

Esse hanno un impatto particolarmente visibile nel mondo dell'online, dove un giocatore, a seguito di "semplici" violazioni del regolamento di gioco, può vedersi inibito l'accesso ai tornei arbitrati per sempre.

Con questo non si vuole svilire l'importanza del rispetto delle regole che rimane l'unico sistema perché un gioco o una competizione possa rimanere tale, ma quando la violazione non sconfina in comportamenti denigratori, ingiuriosi o lesivi del marchio, agli occhi dell'azienda appare eccessiva una sanzione che abbia una durata illimitata.

Una seconda ragione che rafforza la necessità di una riflessione sul tema delle pene permanenti è la lunga storia del gioco online. Da ormai quasi 20 anni un'appassionata Community di giocatori frequenta questa piattaforma dando luogo ad importanti battaglie "virtuali" soprattutto nei tornei arbitrati che ne costituiscono una delle colonne portanti. Essi hanno mantenuto la massima credibilità attraverso un ferreo rispetto delle regole, ed è proprio la solidità e la longevità di questo sistema per assurdo a rendere ancor più necessaria un'attenta valutazione di quando e come una sanzione debba impattare l'intera "vita ludica" di un giocatore.

Alla luce di queste premesse, dopo un confronto fra Spin Master, i referenti e l'arbitro ufficiale del gioco online, si è giunti alla decisione di abolire le sanzioni permanenti sull'accredito per alcune tipologie di violazioni dl regolamento. In particolare:



  • l'accredito per i tornei arbitrati potrà essere revocato in via definitiva solo per le infrazioni che siano lesive della dignità della persona o del marchio. A queste si aggiungono i comportamenti diretti ad ottenere un illecito vantaggio in una della competizioni arbitrate (combine) e i casi di recidiva per tutte le altre infrazioni
  • nei restanti casi la sospensione dell'accredito avrà una durata massima di 5 anni (la revoca definitiva potrà essere comunque adottata in caso di recidiva).



La seguente tabella riassume in modo schematico queste casistiche:

Revoche dell'accredito / sospensioni di lunga durata


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Un nick - una persona

Resta valido il principio di massima trasparenza per cui ad una persona deve corrispondere un solo nickname. Da questo momento i giocatori accreditati che faranno richiesta di cancellazione dati perderanno l'accesso ai tornei arbitrati per 5 anni. Per permettere agli stessi di tornare a giocare una volta scontata la sanzione, il nick oggetto di cancellazione verrà congelato e potrà essere accreditato di nuovo presentando richiesta apposita (si veda punto successivo).

Rientro al termine di sospensione per 5 anni / gestione dei casi passati

Al termine di una sospensione di durata massima (5 anni) il riaccredito non è automatico. Occorrerà presentare istanza di riaccredito nella sezione omonima di nuova creazione intitolando la discussione con il proprio nickname e facendo richiesta di essere riammesso ai tornei arbitrati presentando il proprio caso e fornendo, se possibile, i riferimenti presenti sul forum a quanto affermato (così da aiutare i controlli del caso accorciando i tempi).

Lo stesso potranno fare i giocatori oggetto di revoca definitiva dell'accredito risalenti a più di 5 anni fa per motivi che ad oggi, a seguito dell'entrata in vigore di queste modifiche, non comportassero più la revoca definitiva. Questi dovranno presentare istanza di riaccredito nelle stesse modalità indicate sopra.

La richiesta verrà esaminata dall'editore e dai suoi referenti e, al termine delle verifiche necessarie, l'arbitro ufficiale comunicherà al giocatore l'eventuale riconcessione o meno dell'accredito.

Le decisioni entrano in vigore da oggi, 3 giugno 2020.