Note a margine di un regresso (impossibile) al medioevo
e
altre brevi digressioni alcoliche mattutine semiserie.
[Medioevo] Non credo che questa possibilità si dia, per farla breve: il medioevo è un universo mentale e materiale spiccatamente collettivistico, vi regnano le società intermedie; l’individuo non è mai pensato e mai si realizza fattualmente in modo assoluto (leggi: individualistico), è sempre funzione del corpo sociale (famiglia, villaggio, corporazione, feudo
et coetera) a cui appartiene.
[Contemporaneità] Il nostro universo mentale e materiale è invece radicalmente individualistico, sovrano è il consumismo libidico dei singoli. Nulla si frappone tra il soggetto e lo stato, tra il soggetto e le dinamiche economiche; abbiamo la realizzazione del sogno – o dell’incubo – della modernità (leggi: ideali della rivoluzione francese) che nullifica tutti i vincoli (ma anche tutte le protezioni) dell’appartenenza: è l’impero della volontà dell’individuo sul cui vessillo campeggia a lettere cubitali la massima dello spirito del nostro tempo:
volo ergo possum – “voglio quindi posso”.
[Riduzionismo] Il consumismo libidico individualista necessita però dell’ausilio del riduzionismo:
mensuro ergo possum – “(misuro) riduco quindi posso”, è l’antecedente logico necessario di
volo ergo possum. Riduco a cosa? A
res manipolabile
ad libitum. Chi e cosa riduco? Tutto e in primo luogo l’altro. Se l’altro (o la società, o gli animali, o la materia, o la natura) è nulla (riduzionismo significa questo, da questo punto di vista è sinonimo di nichilismo) posso farne ciò che voglio. Non solo posso fare ciò che semplicemente mi va, ma mi va semplicemente perché posso:
possum ergo volo – “posso, quindi voglio”
. Questo è il delirio dell’arbitrio consumistico della modernità portato alle sue estreme conseguenze.
[Annichilimento] L’esito di tutto questo è il più tragico possibile: se tutto è ridotto, se tutto è nulla, allora prima o poi scopro che anche io sono nulla, che anche io sono ridotto e riducibile (tipica patologia della dialettica sé-altro da sé):
mensuror ergo non sum – “(sono misurato) sono ridotto, quindi non sono”.
[Apocalisse laica] In sostanza se i paradigmi non cambiano direzione non rischiamo di tornare al medioevo, rischiamo di sprofondare nel nulla.