Grazie lo prendo come un complimento io gioco sempre e comunque per vincere (ci riesco poco) non guardo mai i nomi dei partecipanti anzi più blasonati sono più mi gasano e più le buscoQuesto in astratto è verissimo, anche giusto, e ne va tenuto conto: nessun giocatore può avere il potere unilaterale di far annullare una partita quittando.
In concreto (parlo della prestichall) si può avere una certa sensibilità: se vedi nei primi turni un giocatore (magari neofita) che smina e quitta (quindi non lo fa per far annullare una partita ma perché è "molto poco serio") puoi prendere in considerazione la possibilità di proporre agli altri di annullare, io lo faccio anche se sono in vantaggio, a maggior ragione se il mio vantaggio è dipeso proprio dallo sminamento e dall'abbandono. In un caso del genere secondo me anche se è stato chiesto il silenzio fare la proposta di annullamento partita in chat non dovrebbe costituire ipotesi di violazione del silenzio.
Diverso è il caso di abbandono a partita già avanzata e in cui magari s'è accumulato un vantaggio cospicuo: sarebbe assurdo annullare al trentesimo. Quando non si annullano poi le partite con il morto, soprattutto se oltre a quittare questi si suicida lasciando praterie, può essere sportivo decidere di non dare doppio, soprattutto se giochi contro qualcuno che sta rankando il mese, a meno che non ti fossi già avviato verso il doppio (poniamo che hai doppio continente e un botto di punti) da prima del suicidio.
Questo non lo capisco... Solo in chall ha senso non rallentare per non perdere tempo... Altrimenti è un atto di cortesia e fair play per venire incontro a chi subisce un fatto pregiudizievole estraneo al gioco in sé e a lui non imputabile. Credo mi sfugga qualcosa...
Tu giochi un risiko champagne brillantissimo e acrobatico (con alcuni tratti di miopia acuta). Tradotto nel linguaggio dei giocatori posati e cogitabondi: sei imprevedibile e inaffidabile, subisci la suadente vertigine dell'asimmetria sistematica... Come dice il buon Chiodo: "o fai risiko o lo subisci" - la qual cosa non è vera in assoluto ma come linea di tendenza sì.