La finale
Notazioni superflue d’un passante
[per le schermate della plancia vedi
qui la cronaca di seiseisei]
Leonida, rosso, nord mondo: 9 – partita spettacolare. Partenza in salita, pochi punti, nessuno stato in europa. S’inventa giocate pirotecniche ai danni di Lecci superfavorito dati gli obbiettivi, memorabile e decisiva la cacciata fuori ob del verde da oceania: pochissimi, forse nessuno, avrebbero giocato lì quel tris. Sarebbe un 10 e lode se non ci fossero state due sbavature (secondo il mio irrilevante giudizio): il tris iniziale giocato da orientali a occidentali su Plat l’avrei destinato a islanda per entrare in euro, al 41 avrei sdadato prendendo due stati.
Platonov, blu, guerra fredda: 6 e mezzo– partita claustrofobica. Chiuso da tutte le parti, soprattutto in asia. C’è solo un modo per vincere la partita, raggiungere l’asia alta, e lui ci prova. Fossero andati diversamente i dadi in Kam tanto in attacco quanto in difesa sarebbe stato un game completamente diverso.
Michael, giallo, diagonale: 5 – partita distratta. Quando con quell’ob hai un solo stato in nord non può accadere che te lo soffino, tantomeno senza tris.
Lecci, verde, f1: 4 – partita sciatta e inerte. Per vincere il torneo deve fare doppio e il dio del risiko gli assegna un ob che glielo permetterebbe: sud da solo, africa da solo, oceania da solo (il giallo non c’è), mezza europa da solo (il rosso non c’è). Non forza mai e subisce le giocate di Leonida fuori ob. Particolarmente brutto l’attacco da india a siam in cui si schianta e deve rinunciare definitivamente alla zona est della plancia.