Ti confermo che in Occidente le persone deputate a fare diagnosi di malattia sono i medici e lo fanno in sedi privatissime come ambulatori e ospedali.
Dove vivi tu come funziona?
Se tu fossi un paladino del politicamente corretto, potresti sicuramente suggerire a Valerio di usare un linguaggio più appropriato.
Ma sicuramente non potresti accusarlo di aver offeso direttamente nessuno, dal momento che l'interlocutore era ipotetico e non un soggetto fisico in carne ed ossa.
Ti ricordo che tu hai sostenuto il diritto di definire persona malata un interlocutore reale durante una discussione, solo perché a tuo dire, sottolineare un dato di fatto non è un'offesa, ma è la constatazione di una condizione.
Come se fosse educato e non offensivo dare della persona obesa ad un interlocutore sovrappeso.
O chiamare povero uno che non arriva a fine mese.
O divorziato una persona abbandonata dalla moglie.
Se non ti è chiaro, posso andare avanti...
Ma se pensi di avere ragione, ti prego di filmare la scena in cui entri in un bar che non conosci e ti rivolgi al vecchio pelato per un caffè, paghi alla signora un po' in carne seduta alla cassa e prima di uscire saluti il compulsivo che gioca al poker virtuale.
Come al solito la realtà gira al contrario di come la descrivi tu.
Attualmente siamo in un periodo storico in cui si fa molta attenzione al linguaggio e alle sue possibili implicazioni offensive.
Così come si fa molta attenzione alla privacy.
Io spero vivamente che tu non sia un medico, come invece hai lasciato intendere, perché altrimenti sapresti chiaramente come funziona e non dovrei essere io a dirti che soprattutto chi è in grado di fare una diagnosi dovrebbe farla nei tempi, luoghi e modi opportuni.
Ma fortunatamente tu non mi sembri proprio un Principe del referto.
Piove sui giusti e sugli ingiusti.
Le stesse parole possono assumere significati differenti all'interno di contesti differenti.
E' un concetto che si approfondisce soprattutto alle scuole medie, dove si lavora molto sulla comprensione del testo.
Se vuoi, ripassiamo insieme.
Quando un medico in ambulatorio ti dice che sei malato, non ti offende.
Quando te lo dice uno qualunque a mezzo forum, si.
Se un medico ti dice che sei malato a mezzo forum, è tutto un altro paio di maniche.
Ritengo opportuno suggerire una più prudente e meno canzonata visione della questione in virtù di nuove pronunce giurisprudenziali sull'art. 595 cp per non parlare di quelle sull'art. 615 bis cp.
Se qualcuno si vede notificato a casa l'avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis cpp penso gli passi qualsiasi voglia anche quella di giocare e se ha già precedenti in executivis sta ancora più fermo.
Ampio bar sul caxxeggio se ben moderato, ma sugli aspetti riguardanti le fattispecie di rato sulla persona suggerisco più serietà se si è inconsapevolmente non informati.