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Discussione: NON SOLO RISIKO
  1. #31
     Cap.le Magg.
     
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    LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Prima dell'età imperiale, la figura del Console. I Consoli nominati erano tre magistrati, due avevano il potere di comandare le legioni fuori Roma, ed uno amministrava la città.
    Nel 180 a.c. viene emanata una legge che disponeva che si poteva accedere alla carica di console solo se si avevano almeno 10 anni di servizio militare. La somma carica di magistrato della Roma Repubblicana era quindi affidata a uomini militari.
    La carica di Console era annuale, ma poteva essere mantenuta a tempo ulteriore per la durata di campagne militari. Ecco quindi, ad esempio, Giulio Cesare intraprende lunghe campagne militari per conservare il potere della carica.
    Questo meccanismo di carica governativa, impostato e supportato dalla legislazione in un'ottica militare, era alimentato dall'espansionismo di conquista.


    Chiedo venia agli esperti, se tale trattazione è molto semplificata, ma l'ho scritta di getto in un paio di ore circa ed ha lo scopo di incuriosire su questi temi la nostra Comunity. Rimando ad eventuali approfondimenti per completezza.
  2. #32
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote -ROBINSON- ha scritto: Visualizza il messaggio
    Prima dell'età imperiale, la figura del Console. I Consoli nominati erano tre magistrati, due avevano il potere di comandare le legioni fuori Roma, ed uno amministrava la città.
    Nel 180 a.c. viene emanata una legge che disponeva che si poteva accedere alla carica di console solo se si avevano almeno 10 anni di servizio militare. La somma carica di magistrato della Roma Repubblicana era quindi affidata a uomini militari.
    La carica di Console era annuale, ma poteva essere mantenuta a tempo ulteriore per la durata di campagne militari. Ecco quindi, ad esempio, Giulio Cesare intraprende lunghe campagne militari per conservare il potere della carica.
    Questo meccanismo di carica governativa, impostato e supportato dalla legislazione in un'ottica militare, era alimentato dall'espansionismo di conquista.


    Chiedo venia agli esperti, se tale trattazione è molto semplificata, ma l'ho scritta di getto in un paio di ore circa ed ha lo scopo di incuriosire su questi temi la nostra Comunity. Rimando ad eventuali approfondimenti per completezza.
    Grazie Luca per avere introdotto questo argomento che mi appassiona da sempre.

    Mi affascina l'organizzazione che avevano gli eserciti romani, in particolare l'autosufficienza di decine di migliaia di uomini che si spostavano per anni, se non sbaglio c'erano anche "civili" che si spostavano con gli eserciti per assolvere ad una serie di mansioni non adatte ai legionari ( schiavi etc ).

    Io adoro i libri di Valerio Massimo Manfredi che ho anche avuto l'occasione di incontrare personalmente, molto di quello che so su questi temi lo devo a lui, cosa ne pensate ? Andrea lo troverà sicuramente troppo commerciale secondo me

    C'è stata anche una serie di videogiochi chiamata Total War che mi ha tenuto incollato allo schermo notti intere a costruire imperi e guidare legioni in battaglia

    Per chi se la fosse persa consiglio anche la serie TV Spartacus che ho visto e rivisto con piacere.
  3. #33
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote celloz ha scritto: Visualizza il messaggio
    Grazie Luca per avere introdotto questo argomento che mi appassiona da sempre.

    Mi affascina l'organizzazione che avevano gli eserciti romani, in particolare l'autosufficienza di decine di migliaia di uomini che si spostavano per anni, se non sbaglio c'erano anche "civili" che si spostavano con gli eserciti per assolvere ad una serie di mansioni non adatte ai legionari ( schiavi etc ).

    Io adoro i libri di Valerio Massimo Manfredi che ho anche avuto l'occasione di incontrare personalmente, molto di quello che so su questi temi lo devo a lui, cosa ne pensate ? Andrea lo troverà sicuramente troppo commerciale secondo me

    C'è stata anche una serie di videogiochi chiamata Total War che mi ha tenuto incollato allo schermo notti intere a costruire imperi e guidare legioni in battaglia

    Per chi se la fosse persa consiglio anche la serie TV Spartacus che ho visto e rivisto con piacere.
    Be se andiamo sui videogiochi posso dire la mia io prefrivo age of empire a total war , cera piu scelta come tipo di esercito,
    sul impero romano certamente da citare shadow of rome e Imperium.
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  4. #34
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote -ROBINSON- ha scritto: Visualizza il messaggio
    2) La legione romana era così composta:

    - 8 legionari, che condividono la stessa tenda, 8 fratelli quindi in battaglia, formano un contubernium;
    - 10 contubernium, quindi 80 legionari, formano una centuria, la quale ha il suo vessillo distintivo e il suo responsabile, il centurione;
    (quest'ultimo è scelto per il suo sangue freddo, la sua capacità di ragionare senza essere mai avventato)
    - 6 centurie, quindi 480 legionari, formano una coorte;
    - 10 coorti, quindi 4800 legionari, a cui si devono aggiungere 4 centurie della prima coorte che era più grande delle altre, un piccolo contingente di cavalleria e altri specialisti e ausiliari, per un totale di circa 6000 uomini formano una legione; spesso il pimus pilus, cioè il centurione che comandava la prima coorte, era nominato prefetto di campo e quindi responsabile anche dell'accampamento della legione. Il comandante della legione era detto invece legatus e poteva sedere in senato.

    La disciplina gerarchica era ferrea con pene terribili e severissime. Tra le trasgressioni più gravi c'era la codardia in battaglia. Questa era punita con la pena della decimazione. Il legionario accusato dal proprio centurione non subiva la pena; veniva radunato il suo contubernium, estrartto a sorte uno degli 8 fratelli d'arme e gli altri lo dovevano ammazzare a bastonate, oltre a stare per un periodo determinato a razione ridotta e a passare la prima notte fuori dall'accampamento.

    Questa struttura ordinata ed estremamente severa si deve sommare e vedere come il risultato di un'unica addizione alla precisione dei ranghi in battaglia di cui al punto 1). Era necessaria affinchè si potesse combattere in maniera sincronica come un corpo solo. Le azioni non erano singole, ma corali e comandate e vincolate alla disciplina. Immaginate al danno di retrocedere invece che di serrare i ranghi anche difronte al sovrannumero nemico.
    Solo una precisazione: 1 coorte era formata da 600 legionari.
    Giuseppe Ceddia
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  5. #35
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    Re: NON SOLO RISIKO

    Approfitto per ricordare la monumentale e magnifica Storia di Roma di T. Mommsen
    In fondo tutto proviene dal fatto che la volontà deve divorare se stessa, poiché nulla esiste fuori di lei, ed ella è una volontà affamata.
    [Schopenhauer]

    Il Gioco non era solo esercizio e svago, era la coscienza concentrata di una disciplina spirituale.
    [Hesse]
  6. #36
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote -ROBINSON- ha scritto: Visualizza il messaggio
    Prima dell'età imperiale, la figura del Console. I Consoli nominati erano tre magistrati, due avevano il potere di comandare le legioni fuori Roma, ed uno amministrava la città.
    Nel 180 a.c. viene emanata una legge che disponeva che si poteva accedere alla carica di console solo se si avevano almeno 10 anni di servizio militare. La somma carica di magistrato della Roma Repubblicana era quindi affidata a uomini militari.
    La carica di Console era annuale, ma poteva essere mantenuta a tempo ulteriore per la durata di campagne militari. Ecco quindi, ad esempio, Giulio Cesare intraprende lunghe campagne militari per conservare il potere della carica.
    Questo meccanismo di carica governativa, impostato e supportato dalla legislazione in un'ottica militare, era alimentato dall'espansionismo di conquista.


    Chiedo venia agli esperti, se tale trattazione è molto semplificata, ma l'ho scritta di getto in un paio di ore circa ed ha lo scopo di incuriosire su questi temi la nostra Comunity. Rimando ad eventuali approfondimenti per completezza.
    Ma quale è la fonte? I consoli sono due, salvo i casi eccezionali di consul sine collega e dittatore.

    Poi il caso della proroga: è l'imperium ad essere assegnato all'ex magistrato non la carica, si parla quindi di imperium proconsolare e non consolare.
  7. #37
     T. Col. C.te
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    Re: NON SOLO RISIKO

    Argomento bellissimo e che mi appassiona da sempre .
    Amo la storia , anche quella proto romanica , ho amato la letteratura latina e spero che con calma poi riesca anche a contribuire all'approfondimento .

    Dal punto di vista dei romanzi contemporanei ho letteralmente consumato Colleen McCullogh e i suoi libri sui Signori di Roma .
    L'autrice famosa per aver scritto uccelli di rovo , e' riuscita a romanzare con meticolosa accuratezza , un periodo importante di Roma .

    Me la consiglio' un amico dalla enciclopedica cultura storica e mi sta venendo voglia dopo tanti anni di rileggere tutto il ciclo , tra l'altro ho scoperto solo stasera di essermene persi un paio tra i piu' recenti .

    Il ciclo originale era composto di questi 3 bei libri :

    Serie I signori di Roma
    Modifica
    I giorni del potere (The First Man in Rome, 1990) (Rizzoli, 1990)
    I giorni della gloria (The Grass Crown, 1991) (Rizzoli, 1991)
    I favoriti della fortuna (Fortune's Favorites, 1993) (Rizzoli, 1994)
  8. #38
     T. Col. C.te
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    Re: NON SOLO RISIKO

    Nota : nella fattispecie il primo Romanzo , i giorni del potere , racconta dell'ascesa e dei ripetuti consolati e proconsolati , addirittura anche in assenza da Roma , accadimento rarissimo , di Gaio Mario e del preciso momento in cui cambiarono i rapporti tra esercito e senato e che poi innestarono le dinamiche che portarono alla fine della repubblica .
    Mario era anche un uomo nuovo , nato in campagna e formato come soldato e non come un patrizio con una gens potente e influente alle spalle .
    L'inizio della fine , sebbene un inizio a suo modo glorioso e imponente .
    In buona sostanza il populismo fece danni anche a quei tempi .
  9. #39
     Cap.le Magg.
     
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote nebula ha scritto: Visualizza il messaggio
    Solo una precisazione: 1 coorte era formata da 600 legionari.
    Dipende Giuseppe in che epoca siamo. In epoca repubblicana si, la centuria era composta da 100 legionari, dopo Ottaviano viene ridotta a 80 legionari.
  10. #40
     Cap.le Magg.
     
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    Re: LA FORTUNA MILITARE DI ROMA

    Quote Rutran ha scritto: Visualizza il messaggio
    Ma quale è la fonte? I consoli sono due, salvo i casi eccezionali di consul sine collega e dittatore.

    Poi il caso della proroga: è l'imperium ad essere assegnato all'ex magistrato non la carica, si parla quindi di imperium proconsolare e non consolare.
    Si parla dell'origine dell'età repubblicana. Non ci sono notizie certe. Secondo una teoria ( De Sanctis) i consoli originariamente erano tre, uno per ciascuna tribù che avevano cacciato l'ultimo re. Un'altra (Beloch) ritiene che originariamente il console erano uno solo ed aveva come vicario il comandante della cavalleria (il Magister Equitum).
    Successivamente i consoli furono e rimasero due. Tuttavia, si pensi al primo triumvirato il potere consolare di fatto, anche se non di nomina in barba alle leggi, fu suddiviso fra Crasso (console italico), Pompeo (console della Spagna) e Cesare (proroga e console della Gallia).

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