Buonasera all'intera community di Rd3.
E' passato davvero tanto tempo, forse addirittura troppo per riuscire a riallacciare qualche vecchio utente, da quando ho definitivamente lasciato il Forum. Se non ricordo male, il mio accredito fu sospeso a tempo indeterminato a causa di insulti rivolti all'arbitro Spartaco, e sono tante le emozioni che si affollano quando tento di rimettere in ordine gli eventi.
Ad ogni modo, fui reo di offese, forse anche pesanti nei suoi riguardi, poiché cascai per qualche millesimo di secondo nella trappola dell'allora pulsante "silenzio", usato da alcuni come vero e proprio espediente strategico.
Non tollerai quella decisione, apparsami eccessivamente rigorosa, ma fui reo di espressioni decisamente poco felici nei suoi riguardi, delle quali, ad oggi, mi pento (avevo poco più di venti anni).
Ma se devo proprio rivolgere delle scuse, o meglio, quelle più urgenti e più sentite, io le devo senza dubbio rivolgere a Ste1974 e a Marta, oggetto di una vera e propria cavalcata barbarica nei loro confronti, nei termini dell'inciviltà pura.
Sono sicuro che quelle mie squallide parole non li abbiano potuti scalfire, almeno non più di quanto quel mio infame gesto sa pesare sulla mia coscienza.
Riuscire a lavorare su di sé e a non scadere nella trivialità, nell'offesa, nell'ingiuria, si può certamente affermare essere una delle più grandi conquiste della modernità: laddove io mi opposi come scimmia.
A tutt'oggi, devo dire, specie nei subalterni ingressi che ho fatto con altri nickname, nella fascia trialist ca va sans dire, non ho fatto granché passi in avanti, e questo la dice lunga su quanto questo tema sia complesso almeno per me.
Fatta questa premessa, qualche tempo fa il carissimo Giuseppe (Nebula) aprì un thread per cercare di spezzare una lancia a mio favore, per un eventuale rientro in pista.
Sono passati tanti anni...
Ed io davvero non so più come funzioni il Forum, e se questa è magari la sezione giusta.
Sono anche tantissime altre le cose che vorrei chiarire, ma non voglio né occupare spazi inopportuni, né tediare in eccesso chi è costretto a leggere queste parole in qualche modo sinceramente affezionate.